ViolaCult: Quando a Facundo parte un Embolo
C’era una volta la Svizzera famosa per il toblerone, gli orologi, i coltellini multitasking e i paradisi fiscali. Una terra neutrale che, diciamocelo, ha sempre fatto fatica a sopportare il baccano italiano.
La stessa terra che ha accolto il senatore Razzi nella sua gioventù e avviando la sua mirabolante e tricotica carriera.
Quindi, come sono bellini gli svizzeri e simpatici…. si insomma.. quando vedono viola proprio non sembrano neutrali e ridenti con la fonduta alla sagra annuale del formaggio di Basilea.
Sarà che, come un amante ferito e abbandonato, sono indispettiti nei confronti del bel Paulo. Chi non lo sarebbe?
Ma andiamo a vedere un po’ di situation del match Fiorentina-Basilea 2-2
Mamma, ho perso Valero:
Verrà un momento nella mia vita, spero, in cui mio figlio/a mi chiederà: papà, anzi babbo…che cos’è il calcio? Io con pazienza accenderò la televisione che avrà semplicemente youtube e cercherò i filmati di un giocatore spagnolo, troppo Borja per giocare nel Barcellona troppo Valero per Firenze. Gli mostrerò gli stop, le diagonali, i movimenti e il passaggio che questo cattedrato di palleggio romanzo ha effettuato sul secondo gol di Bernardeschi. Anche i giocatori del Basilea stanno cercando il video su youtube.
“Le mille e una Kalinic”
Nella letteratura arabeggiante il tappeto volante è un elemento ricorrente; anche nella partita di EL, Kalinic è stato più orizzontalmente che in verticale. Record di falli subiti nella coppa europea, 10 falli. Mica male; anche da questo dato si valuta la stoffa di un giocatore. A metà del secondo tempo aveva la maglietta sporca. Ma il valore aggiunto nella partita di ieri sera, oltre alle sponde che arrivano come pop-corn, è il lavoro sporco nel primo gol di Bernardeschi. Tecnicamente si direbbe: cose a caso sotto porta e poi appoggio vincente per il gol. Detto in maniera sporca: un centravanti che: corre, briga, sponda, è tecnico, è bravo di testa, ha il fiuto del gol e in più ha le spalle talmente larghe da riuscire, a 1 metro dalla porta, a proteggere il pallone in maniera egregia. Ricorda una via di mezzo tra il miglior Toni e il miglior Gilarino: Gilartoni o Tonardino.
“Bjarnason, la B è muta”
Il giocatore ex Pescara, rimpianto d’oro per la serie a, ha strappato le simpatie dei tifosi viola. Con il suo comportamento ricco di fair play (ricordava il primo Maldini) e la compostezza degna dei grandi è riuscito a non essere minacciato di morte forse solo dal terzo massaggiatore. Detto il “biondino” e prezzemolo. Insomma un bel giocatore.
“Un Kruzilac, contro la depressione”
In effetti, un esplosione di rabbia potrebbe aiutare a curare la rabbia per aver perso 3 punti d’oro in trasferta. Quale bersaglio migliore dell’arbitro che ha contribuito al risultato parziale? Forse nel cantone di Basilea c’è la legge varata specialmente dall’assessore alla gobbitudine che concede ai giocatori della squadra di casa di lanciarsi in scivolate plastiche in aria di rigore e allontanare la palla con la mano. E comunque la scivolata di El Neny era da 6.5
“Vecino a te non ho paura”
La rivincita degli spilungoni secchi e sempre sorridenti. Dove troveremo un altro Montolivo? E poi, dove troveremo un altro Pizarro? Dove troviamo un altro Montella? Insomma, io non ci dormivo. Quando è andato via il pek “ho sofferto come un cane per quasi tre quarti d’ora.” Poi è arrivato il pischello che a Empoli è riuscito a maturare come una verde piantina, plasmato da Sarri (quando era simpatico) e poi con Paulo ha trovato un posto in mezzo al campo ed è diventato quasi insostituibile. Soprattutto sembra che tutta la squadra faccia un pieno di fiducia quando lui è in campo. Con buona pace di Mario Suarez, si vede che Mario non è un buon nome per Firenze.
“Bernamente Berna”
Il nuovo Di Livio, il nuovo sgroppone di fascia tutta grinta e niente cervello; perchè Paulo dovrà trovargli la giusta collocazione in mezzo al campo e lo dovrà relegare a mastino di fascia, levargli il vizio d’attaccare. “MA MI FACCIA IL PIACERE MI FACCIA!” il Berna è il Berna. La doppietta di ieri sera è una consacrazione di un ragazzo che ha nel sangue la tempra di un popolo che negli anni è sopravvissuto solo grazie allo spaccarsi la schiena nelle cave di marmo. Ma che classe! Infatti lui riesce ad abbinare la forza dell’estrazione alla lavorazione per creare pregiati manufatti in marmo, che ricordo aver fatto la fortuna della Toscana per anni. Per cui, forza Federico, continua a essere, bernamente, te stesso!
“Quando a Facundo parte un Embolo”
Allora partiamo da un presupposto (per i lettori che conoscono Dragon Ball): non si può giocare contro un avversario che ha i capelli che sembra Freezer, nel caso di Embolo. Comunque, capendo l’insofferenza del Torito, non è tollerabile fare queste scene. Insomma, torniamo un attimo con i piedi per terra: se io in questo pezzo scrivessi una bella bestemmia, di quelle liberatorie, probabilmente ne pagherei le conseguenze. Se Fuckundo si ricordasse di essere sul posto di lavoro e smettesse di perdere la testa, sarebbe un buon giocatore. Quindi lanciamo un appello: Roncaglia, torna al topo morto! Quando avevi quel taglio facevi anche gol da lontano. Rasato ai lati così prendi freddo e ti si paralizza l’ippotalamo.
Sperando di avervi strappato una risata, vi saluto, e vado a preparare il thè caldo per i giocatori viola che ora si devono mettere sotto il piumone e riprendersi dal freddo di Basilea. Ci aspetta un lunedì da leoni.
Gilberto Bertini
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