Joker Folie à Deux: un fallimento per tanti, un successo per pochi!

Ma è o non è un musical questo “Joker: Folie à Deux”? La risposta è “No!!”. Ne avevamo veramente bisogno di questo sequel visto l’enorme successo del primo? Una domanda che prevede un’analisi più dettagliata rispetto ad un secco “Si” o “No”. La pellicola è sempre diretta da Todd Phillips e vede il ritorno di Joaquin Phoenix nei panni di Arthur Fleck/Joker e la new entry Lady Gaga come Harley Quinn. 

Due anni fa fu annunciato che questo secondo capitolo sarebbe stato un musical. Cosa ne è scaturito? Fan e non, in rivolta scandalizzati da questa scelta. Io non li sopporto i musical, ma personalmente a me la scelta incuriosiva per due motivi.

Per prima cosa, la figura di Joker è pazza, malata e di questo personaggio diventò iconico il suo balletto sulla celebre scalinata. Secondo aspetto, ci metti Lady Gaga che sa cantare, quindi la mia domanda è stata ovvia “Perché Joker, per come ci è stato descritto nel primo non può mettersi a cantare oltre che a ballare?”. 

Assodato tale annuncio, arriva la campagna di pubblicazione del sequel con i vari trailer. In nessuno di questi trailer si ha la percezione che sia un musical. Mossa che mi ha fatto riflettere. La risposta si ha all’interno del film. 

In Joker 2 abbiamo un numero più o meno elevato di canzoni, ma ciò non vuol dire assolutamente che allora sia un musical.

Qui le canzoni non creano una narrazione da musical, ma sono numeri isolati che servono per far capire cosa passa nella testa di Arthur da quando vede Lady Gaga.

Assodato questo aspetto parliamo del secondo punto che ha fatto scalpore e che si lega strettamente al messaggio che il regista vuole mandare: la figura del Joker. Qui questo personaggio (o maschera più precisamente) nei giorni nostri rappresenta l’influencer e Harley, insieme a tutte quelle persone che lo idolatrano nel primo film, sono i suoi follower. La scena finale del secondo film vuole dimostrare che i suoi fan, possono essere più pericolosi di lui, soprattutto se vengono tradite o deluse.

Del personaggio di Harley Quinn potremmo stare qui a parlarne a lungo, ma in soldoni Lady Gaga ha fatto ciò per cui era stata assoldata: cantare, persuadere e far innamorare JOKER (attenzione….JOKER e non ARTHUR FLECK.)

Personalmente io ho avuto bisogno di una seconda visione per apprezzare questa opera di Todd Phillips, perchè l’esagerato numero di canzoni, le quali alcune secondo me potevano essere tolte, può distogliere l’attenzione dalla trama e da ciò che vuole trasmettere. Tutto ciò che viene fatto qui è stato fatto in maniera dettagliata e precisa, dalla regia (completamente differente dal primo) alle canzoni, ma anche al tono che il film assume nella prima parte e nella seconda, che è differente. 

In conclusione, per me questa è una di quelle pellicole che oggi viene odiata e stroncata, ma in un futuro prossimo verrà rivalutata e apprezzata. Un film veramente unico nel suo genere, con un Todd Phillips che prende il nome del personaggio di casa Dc e lo fa completamente suo, staccandosi completamente dai fumetti e riadattandolo ai giorni nostri. Infine, si ne avevamo bisogno di questo sequel, perchè Todd da le risposte alle domande, riguardanti la figura del Joker, lasciate in sospeso nel finale del primo film.

 

di Francesco Tufano