“Tecnologia selvaggia” – Chris Sanders dritto agli Oscar 2025

Uscito nelle sale italiane il nuovo film DreamWorks animation, “Il Robot selvaggio“. Chris Sanders ritorna all’animazione dopo il live-action “II richiamo della foresta”, del 2020. Inoltre, il regista ha realizzato lungometraggi animati, come “Lilo & Stitch”, “Dragon Trainer” e “I Croods”.
La pellicola è un adattamento del bestseller del New York Times n. 1 di Peter Brown, “Il Robot Selvatico” e racconta del viaggio di un robot – l’unità ROZZUM 7134, abbreviato “Roz” – che dopo un naufragio si ritrova su un’isola disabitata dove dovrà imparare ad adattarsi all’ostile ambiente circostante, costruendo gradualmente relazioni con gli altri animali dell’isola e adottando una neonata oca orfana.
Tecnologia, natura, sopravvivenza sono alcuni dei temi toccati da questa opera. “Il Robot Selvaggio” riesce ad arrivare al cuore delle persone, mostrando l’importanza dell’altruismo e dell’amore. Proprio quest’ultimo elemento è il filo conduttore del film. L’amore crea legami, che di suo sembrano impossibili da realizzarsi, come quello che si instaura tra Roz, l’oca Beccolustro e la volpe Fink. Roz, nel momento in cui sceglie l’amore, decide di andare ben oltre per ciò che è stata programmata. Grazie alla sua forza e il suo altruismo riesce a trasmettere amore a chi la circonda, stravolgendo tutte le regole della natura. La volpe, che rappresenta la furbizia, l’inganno, non può altro che “piegarsi” a tali sentimenti che non aveva mai provato. Oltre alla sua battaglia interiore che deve affrontare, Fink rappresenta l’elemento comico del racconto, così da poter dare dei momenti di leggerezza alla narrazione.
Oltre al comparto narrativo, a colpire e a prendere completamente lo spettatore è il comparto visivo. Un cartone animato che non sembra tale. Uno stile di disegni che si avvicinano molto di più ai film anime giapponesi che a film animazione in stile americano, per esempio quelli targati Disney. Il risultato di alcune scene sono da farti rimanere ad occhi spalancati e senza parole.
“Il Robot selvaggio” non è assolutamente niente di nuovo nel mondo dell’animazione, ma come il regista riesce a catturare lo spettatore con la storia e le animazione è qualcosa di spettacolare. Ad oggi, in attesa dell’uscita di “Oceania 2” a Novembre, posso assolutamente sbilanciarmi nel dire che questo film ha la strada spianata per vincere l’Oscar 2025 come miglior film d’animazione. Qualcuno potrà dire di “Inside Out 2” (recensione recuperabile sul sito). Vero, il film Disney Pixar, sarà sicuramente tra i candidati, ma per messaggio, narrazione e animazioni, per me “Il Robot Selvaggio” è superiore in tutto. Un film visivamente spettacolare, avvincente e commuovente.
Di Francesco Tufano