Manuale di sopravvivenza alla Notte Bianca
La Notte Bianca è alle porte!
Ma che dici stupido! Non è più la Notte Bianca! Di bianco ci saranno solo i mocassini dei tamarri che accorrono a vedere “La prima notte d’Estate“.
Sarà una notte lunga fino alle 02.00 quella che calerà su Firenze tra sabat0 30 aprile e domenica 01 maggio. La scure del divertimento oltranzista piomberà nelle strade sanpietrinate del centro. Ma quest’anno si cambia! Lo stop per locali e attività è previsto per le 02.00.
Bandoni giù e stop all’alcol.
Intanto in questi giorni è arrivata la notizia che il modello del centro di Firenze sarà esportato in tutte le città, come esempio di gestione virtuosa.
Ma torniamo alla Prima Notte d’Estate e al MANUALE DI SOPRAVVIVENZA
Ok 3…2….1 Notte Bianca:
Come direbbe Alberto Angela:
“Il cucciolo di Notte Bianca si può trovare a Firenze, si nutre della gioia dei suoi partecipanti a vagare senza una meta precisa ma alla ricerca di divertimento e abbordaggi da 4 soldi”
Ecco il manuale:
Ore 17.00 Preparazione psicologica e scelta del vestito:
Per i maschietti, risvoltate i risvoltini e preparate le acque di colonia e i profumi più gretti che avete. Ingellatevi e se volete fare la figura dei veri fighi mettetevi la tuta. Obbiettivo della serata: lanciare un coro gutturale e raccimolare qualche contatto facebook.
Per le ragazze, fatevi un selfie condividetelo nel gruppo delle amiche, e collimate i dettagli del vostro abbigliamento. Dovrete essere riconoscibili come una gang dei the Warriors , per qui prendete la scala per scalare il tacco 12 e shatushatevi per bene. Obbiettivo: selfie.
Ore 19.30 Trovare parcheggio:
I veri aficionados della Notte Bianca si sono appropinquati al centro prima dell’ora di punta. Vuol dire che sono semplicemente in coda sui viali in zona Firenze Sud o Novoli, se va bene. Scatta quindi la caccia al posto selvatico che nemmeno un cacciatore.
Alza la testa, annusa l’aria pulita di Firenze e punta la tua preda: un angolo, un buco, una doppia fila inerme, un passo carrabile caduto in rovina: ogni buho l’è bono.
Ore 21.30: Prendete il boccaglio e immergetevi nella fiumana di gente
A quest’ora le cene, gli aperitivi o gli apericena sono già caduti in prescrizione. E’ il momento di straripare per i corsi principali. Con lo stesso incedere delle serate viareggine allo strascico. “Nessun Sbrocca”, ancora nessuno è in fase molesta, il centro è pervaso da migliaia di sorelelle, intervenute per poter dire “c’ero anch’io”. I bambini vanno a letto, gli appuntamenti curturali procedono con incedere radical chic e il campo da gioco di pulzelle e rampolli è ancora invaso.
Ore 24.00: Rompete le righe!
Il veto soralelliano delle mamme in gita notturna è caduto. Iniziate a sentire l’adrenalina della dignità e della cultura che strisciano via. Forse vi viene da chiedere scusa ai vostri genitori che hanno riposto le loro speranze nella vostra serietà, ma il vostro amico “Mirko il pazzo che se ti piglio t’ammazzo” sta lanciando la shottinata che nemmeno da Giannino all’Isola d’Elba nel 2003 e quindi vi sentite liberi di sdarvi. Sbottonate le camice, alzate di 10 decibel il volume della vostra voce e iniziate a zampettare per tutto il centro, euforici come la mattina di Natale, quando ricevevate i regali scritti nella letterina.
Date un’occhiata a questo per avere un’idea di quello che intendo:
Ore 02.00 E’ il momento di diventare il Leader
Fermatevi ad osservare i vostri amici. Molti non sono in grado di intendere e di volere, altri hanno perso le capacità motorie e ora sono persi come quando cerco il sale alla Coop. Dovete voi assurgere alla carica di leader della comitiva. E di fronte a voi si porrà un bivio esistenziale: Andare a letto – Insidiare le poche pulzelle rimaste sveglie/abbastanza sobrie. Quindi prendete in mano la situazione, avviatevi verso le ultime zone rimaste a baluardo dello svago –solitamente Largo Annigoni– e tra una bracciata e l’altra in mezzo alle bottiglie abbandonate e scalate le montagne di sudicio, per avviarvi all’ennesimo 2dipicche che anche quest’anno collezionate come i doppioni di Padalino nell’album Panini ’98-99.
Ore 5.00: ….Schimichino?
Tutto il vagare errante nel centro della città, in una guerra di sopravvivenza che fa rigirare Darwin nella tomba, vi ha messo un po’ di appetito. E voi che siete dei lupi di mare degli after sapete che ci sono poche isole felici in cui recarsi a soddisfare la propria fame. Conoscete bene quei posti in cui vi sentite come dei re: briosches, pizzette e sfoglie. Seguite la scia di pasticceria nei pressi di Santa Croce, via De’ Neri
Ed è subito scesa
Ore 6.00 Anabasi e ringraziamenti finali
Vi siete divertiti? Insomma eh.. Sentite che da dentro vi esplode un sentimento: “L’era meglio quegl’artr’anni” E come darvi torto?
Arrivati a casa all’alba siete propizi all’addormentamento ma un pensiero vi trafigge, sentite il peso del tempo che scorre incessante. Panta Rei, e anche voi e il vostro sguaiato vociare sentite l’usura senechiana che vi lacera. Ma niente vi può scalfire, e con il fedele smartphone vi scattate un selfie e tirate un neologismo: Bona Belli.
Gilberto Bertini
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