Galileo Galilei – La ricerca della verità come eredità per il mondo
Galileo Galilei nasce il 15 febbraio 1564 a Pisa, raggiungendo Firenze nel 1574. Intraprende gli studi di medicina senza però mai portarli a termine, appassionandosi nel tempo alla fisica e alla matematica e iniziando a formulare le sue prime teorie scientifiche.
Data la sua bravura, a soli 24 anni gli viene affidata la cattedra di matematica all’Università di Pisa e poi a Padova.
La vera innovazione di Galileo stava nell’atteggiamento metodologico che utilizzava nelle sue ricerche: la matematica diventò, per la prima volta, uno strumento per interpretare la Natura.
Questo, a quei tempi, andava in contrasto con le convinzioni della Chiesa, che ebbe molto da ridire, poiché non ancora pronta ad accettare delle teorie così precise. Temeva che potessero far crollare quella che fosse la visione sulla struttura del mondo conosciuta fino a quel momento dal mondo religioso. (Con il tempo è stato ampiamente dimostrato che questa era una semplice paura umana e che la metodologia dello scienziato non avrebbe influito sui principi della religione cattolica).
Ma non siamo qui per elencare tutte le sue scoperte e invenzioni. Siamo qui per capire la vera eredità di Galileo Galilei per il mondo intero: la ricerca della verità.
Questo amore che in lui ardeva per la verità lo porta ad approfondire ogni cosa, a sviscerarla, ad analizzarla fino a livello microscopico. E lo spinge così tanto anche a voler trasmettere il suo messaggio agli altri da tentare con ogni suo mezzo di provocare nei lettori una riflessione.
Scrive infatti varie opere letterarie (in volgare, così che tutti potessero capirlo), come i “Discorsi delle Nuove Scienze”, dove confuta il principio di autorità dimostrando l’insensatezza di chi, di fronte alla dimostrazione di errori evidenti ignora la realtà e si affida all’ipse dixit (=l’ha detto lui).
Questa passione che spingeva Galileo sempre un passo più avanti, ci ispira oggi a fare lo stesso, a non fermarci, a non sentirci arrivati da nessuna parte.
Con grande umiltà, ci insegna ad approcciarsi ad ogni cosa con desiderio di apprendimento, di crescita, di scoperta e trasmetterlo agli altri con convinzione e, perchè no, anche in maniera originale. Ci insegna a non rimanere in superficie, a non limitarci a quello di cui siamo convinti per solo orgoglio. Vitale, quindi, l’apertura alla ricerca e alla riconoscenza anche degli errori.
Questo, quindi, è quello che ci lascia Galileo Galilei: la metodologia alla costante ricerca della verità.