Franco Basaglia – L’uomo che restituiva dignità

Quando le cose non vanno, bisogno fare qualcosa per cambiarle. Questo è stata la missione di Franco Basaglia, dottore psichiatra e neurologo, che ha rivoluzionato il mondo della psichiatria negli anni ’70.

Giovane medico si era trasferito a Gorizia all’interno del personale di quelli che erano i manicomi, con dei risvolti di notevole importanza. Basaglia, infatti, comincia a sostenere che il rapporto tra terapeuta e paziente dovesse basarsi su presupposti diversi da quelli vigenti, come ad esempio il dialogo e non l’annientamento dell’altro. Per questo inizia una battaglia per restituire a queste persone maggiore dignità e diritto alle cure.

Proprio oggi, 13 maggio, si celebra l’abolizione dei manicomi e questo fu possibile nel, non così lontano, 1978, grazie soprattutto al lavoro e ai trattati fatti e prodotti da Franco Basaglia, che diede poi il nome alla normativa stessa.

Oggi non volevamo solo ricordare una legge molto importante, ma soprattutto chiederci cosa questo uomo ci ha lasciato in eredità. Ebbene, per capirlo bisogna specificare che la “legge Basaglia” fu approvata (ratificando la legge 180) solo due giorni prima della sua morte. Qui inizia il più grande insegnamento di Franco Basaglia: spesso ci viene chiesto qualcosa che va oltre a noi, che va oltre il nostro interesse, che va ben oltre il nostro soddisfacimento. A volte ci viene chiesto di pensare al futuro a discapito del nostro presente. Ed è proprio in quel momento che dobbiamo scegliere se scommettere e credere nel futuro, oppure ripiegarci su di noi e sui nostri bisogni momentanei. Sta tutta lì la differenza: guardare oltre o guardarci nello specchio?

Franco Basaglia ha lottato tutta la vita per non assistere a tutti i cambiamenti, ma è rimasto “immortale”, è rimasto l’uomo che ha cambiato le sorti di tante persone, è diventato l’uomo che oggi decidiamo di festeggiare perchè ha dedicato la sua vita a rendere migliore quella degli altri.