Donne e giovani pizzicati dalla Taranta all’ Artecultura
Sotto il sole, nel deserto dell’antica Puglia, un ragazzo e una ragazza nell’atto del corteggiamento sudano molto negli stracci che indossano. La calma dell’estate cieca viene spezzata, un grido squarcia il silenzio in direzione di ogni masseria. La tranquillità della coppia è orrendamente turbata dal morso di una tarantola. I due si dimenano, non riescono a stare fermi.
Ed è così che nascono la Pizzica e la Taranta. Un ballo forsennato, un approccio mai fermo che coinvolge chiunque si trovi a tiro delle note e del ritmo prodotto da un tamburello, una fisarmonica un violino, ogni tanto una chitarra. E dal Sud, è stata esportata in tutta Italia, anche da noi a Firenze che di Tarantole, per fortuna, ne abbiamo poche. E per voi curiosi, appassionati o semplicemente mandrilli dell’ultima ora, c’è un corso per imparare, divertendosi.
Al “Giardino dell’ Artecultura ”, pseudonimo colorito del giardino dell’Orticoltura, sotto l’egida di Annalisa Prota, insieme a Heyart e A Firenze l’è Pizzica, va in scena il corso “Le notti della Taranta”, diviso in due: il primo livello per imparare le tecniche base di danza, e di secondo livello per approfondire tutti gli skills. Il martedì e il giovedì dalle 19,15 andate nel pratone dell’Orticoltura e dateci di Taranta, tra una birra e una sangria, a piedi nudi, se chiudete gli occhi e vi abbandonate alla musica vi sembrerà di perdervi nei meandri del Salento.