San Gimignano ieri ed oggi, cresce il Polo Museale

Un salto indietro nel tempo con la riqualificazione del complesso museale di Santa Chiara, promosso dal Comune di San Gimignano in collaborazione con la Regione Toscana e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e con Opera Laboratori. Com’è noto, San Gimignano deve la sua nascita ed il suo sviluppo alla Via Francigena ed al rilievo economico e strutturale da questa rivestito soprattutto durante l’epoca medievale. Onde riacquisire un connotato identitario che si leghi ai propri luoghi e contesti storici di appartenenza, è parso dunque opportuno al Comune di San Gimignano promuovere un progetto di allestimento di una nuova sezione museale e di riqualificazione dell’intero complesso, incentrato sul rilievo che tale rilevante arteria ha esercitato sulla storia cittadina e territorio circostante.

La nuova sezione museale, che si fregia di nuovi specifici apparati didascalici ed esplicativi, è pensata come un ampliamento dell’attuale Museo Archeologico (da qui la dominazione “Museo Archeologico e della Via Francigena”). Tale museo costituisce parte integrante del plesso museale insistente all’interno dell’immobile noto come “ex Conservatorio di Santa Chiara”, il quale comprende, fin dalla sua apertura al pubblico (1999), anche le collezioni di ceramiche della Spezieria di Santa Fina e di opere d’arte della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea”. All’interno della nuova sezione saranno esposti in permanenza la straordinaria statuetta in bronzo di offerente del III secolo a.C. denominata Hinthial. L’ombra di San Gimignano, i reperti ad essa correlati provenienti dal sito archeologico ubicato in località Torraccia di Chiusi ed il materiale archeologico emerso da un altro importante sito, poco distante dal precedente, che è quello della Villa romana di Aiano – Torraccia di Chiusi. Hinthial, denonimato anche l’Ombra di San Gimignano per l’affinità con la nota statuetta votiva etrusca, proveniente da Volterra, conosciuta anche come “Ombra della sera”, è stata oggetto nel 2019 di un’importante mostra promossa dal Comune di San Gimignano di concerto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo.