Sam Raimi’s Spider-Man – Dal grande successo al disastro

Sony Pictures per celebrare i suoi 100 anni, riporta nelle sale cinematografiche italiane tutti i film di Spider-Man: la trilogia di Sam Raimi, i due film di Marc Webb e l’ultima trilogia firmata Jon Watts. 

Oggi parleremo della trilogia madre, la prima vera trasposizione cinematografica americana dell’amichevole spider-man di quartiere. Tra le tre versioni è sicuramente quella che più è rimasta nel cuore dei pubblico, me compreso. Il primo film della saga uscì nell’ormai lontano 2002 e portò al rilancio del genere “cinecomics”. L’anno successivo sono uscite pellicole come “Daredevil” (flop sotto ogni punto di vista) e “The Hulk” di Ang Lee (un bel film e rivoluzionario con la tecnica dello Split Screen). 

Dopo 22 anni cosa ci rimane di Spider-man e dei successivi due film? Sicuramente l’amato attore Tobey Maguire nei panni di Peter Parker, che è entrato nei cuori di tutti. Gli attori Willem Dafoe e Alfred Molina nei panni di Green Goblin e Dock Oak. Due cattivi scritti magnificamente, che niente hanno a che vedere con certi cattivi di oggi dei Marvel Studios, i quali vengono messi solo tanto per far fare il viaggio dell’eroe al protagonista. Le musiche di Danny Elfman ancora oggi rimangono iconiche. Che cosa dire invece dei costumi. L’idea di Sam Raimi di mettere le ragnatele in rilievo nella tuta del ragno e cancellare le ragnateli “ascellari”, (nei fumetti servono far planare l’uomo ragno) sono semplicemente geniali. Un’altra idea del regista, che ha reso il personaggio unico, sono state le ragnatele organiche.

Quello che però non ha funzionato in questa trilogia, è stata tutta la programmazione post “Spider-man 2” (2004). Sony diede ordine al regista di mettersi subito a lavoro sul terzo film (2007), per cavalcare l’onda del successo del secondo film, e imponendo l’inserimento di personaggi che Raimi non voleva in quel momento. Il personaggio in questione fu il disastroso Venom. Il risultato finale dell’opera è un clamoroso flop. Sony ordinò anche un quarto film, ma il regista Sam Raimi si tirò indietro per i tanti contrasti di idee e tempistiche con la Sony. 

In conclusione, una trilogia storica e che rimarrà nella storia dei cinecomics e del cinema. Personalmente mi resta veramente difficile scegliere quale sia il migliore tra il primo e il secondo. Probabilmente il secondo, in quanto c’è un rapporto padre-figlio, tra Peter e il cattivo Dock Ock, che è stupendo. 

di Francesco Tufano