Parigi, oltre la retorica: dignità e silenzio
Quanto veloce si diffonde una notizia nel novembre 2015? Tanto abbastanza, da consentire al mondo intero di seguire in diretta le vicende del venerdì 13 più nero della storia.
l bilancio delle vittime aumentava ogni ora ed anche i commenti le manifestazioni di solidarietà e gli sproloqui.
Gli attentati di Parigi sono una panoramica spietata ed oscura sul mondo attuale. Uno spaccato non voluto e di sicuro non cercato sul mondo occidentale.
Messi di fronte a noi stessi, nudi e con certezze che crollano, ci appigliamo all’istinto di scegliere tra buoni o cattivi. In una partita tra geopolitica e guerra dove dietro ai buoni o ai supercattivi dell‘Isis ci sono tante cose oscure e meschine.
Firenze e l’Italia intera si stanno interrogando in questi momenti sul tema dell’integrazione; la domanda essenziale sarebbe capire chi siamo, a che punto siamo arrivati e come.
L’uomo è al centro del mondo, invece di sbraitare ed inveire basterebbe ricordarsi questo.
E per le vittime, di qualsiasi strage, di qualsiasi attentato ricordiamoci che il silenzio è d’oro e per prevenire il male bisogna imparare a parlare quando c’è bisogno e stare zitti di fronte ai morti.
La redazione di FirenzeFuori, nel suo piccolissimo, tributa un silenzio d’oro nei confronti delle vittime, e nei confronti dei più miserabili di queste vicende orrende: gli attentatori stessi che hanno perso non solo la vita scegliendo la strada del terrorismo ma anche la dignità.
Un silenzio di conforto nei confronti dei familiari delle vittime, un silenzio di condanna per i terroristi.