Città più bella del mondo, donne più belle del mondo. Certo che si! A Firenze, nel corso della storia, una commistione tra olandesi, inglesi, americane, polacche, e donne di tutto il mondo ha contribuito a costruire un patrimonio femminile fantastico, vasto e molteplice in seno alla terra del Rinascimento. E già Dante se ne era accorto con la sua Beatrice. Poi è arrivato un certo Narciso Parigi che con la sua “Le ragazze di Monticelli” offriva una panoramica favolosa sulle differenze delle ragazze dei vari quartieri. Arrivando ai tempi moderni troviamo una canzone diventata virale sul web: “A Firenze le tipe se la tirano a dumila”. Una panoramica sul mondo delle discoteche e delle ragazze che si sentono spanne sopra i ragazzi. La canzone è del 2008, e le cose sono cambiate al 2014. Acuto osservatore del cambiamento delle mode e dei luoghi di tendenza, Lorenzo Baglioni, comico brillante, ha descritto magistralmente nella sua Le ragazze dei locali di Firenze” il panorama attuale, entrando nello specifico della fauna femminea dalla Flog al Combo.

La Venere di Botticelli, probabilmente ispirata dalle moglie olandesi dei mercanti fiorentini
La Venere di Botticelli, probabilmente ispirata dalle moglie olandesi dei mercanti fiorentini

Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, dopo una ricerca estenuante usando i migliori strumenti che nemmeno l’Università della California qui a FirenzeFuori siamo riusciti a mettere ordine nel panorama delle ragazze fiorentine. E dal nostro laboratorio segreto abbiamo cercato di classificare un po’ le tipe di Firenze!

ARTISTICONE RADICAL : Orfane di Frida Khalo, con una crocchia importante che campeggia sul collo spesso e volentieri  tatuato leggiadramente; indossano magliette rigorosamente nere con collane molto alla io divina Brigitte Bardot, prese con grandissime speranze da H&M. Profili instagram che sembrano art gallery con un uso as if there’s no tomorrow dei superfiltri e controfiltri: gatti, gelati, smalti e incredibili tramonti. Le parole più pronunciate sono: “Performance” “Installazione”Cioè”. I jeans sono a vita incredibilmente alta, come impone la moda; ricordano quelli indossati dagli attori di Top Gun. Purtroppo sono spariti i boccoloni. Fumano drummini.

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TRASH TAMARRATE: Sotto con un’altra fotina del sushi! I ristoratori dei WOK si sfregano le mani quando arrivano le valchirie dell’All you can eat, e la pagina di Facebook si intasa di vari nigiri, sashimi e tempura. E poi la famosa duck face nei selfie, e incredibili scollature vertiginose. Il jeans è a sigaretta ma talmente skinny che sembrano sottovuoto. Il tacco cresce, l’equilibrio diminuisce, regalando momenti indimenticabili agli astanti che osservano i volteggi selvaggi sui sanpietrini delle vie del centro. Iscrizione alla Virgin è d’obbligo, una lampada e un selfie. Poi la sera tutte all’Otel, anzi guarda fammi prenotare il tavolo. Anzi proprio CIAONE! Fumano cicchini.

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La Minetti nazionale

ALTERNATIVES/DRUMNBASSTUNZTUNZ: il noumeno di queste ragazze si è manifestato in questi ultimi anni con l’affermazione della musica da rave, passata da nicchia a standard dei djset. Durante il periodo estivo migra a San Salvi al richiamo tra i 160 e 180 BPM della Drum and Bass. Tra i piercing, spuntati come more ad agosto, sono degni di nota quelli da naso e quelli da nuca. Birrini Tennent’s, cicchi e leggins neri strappati che sbucano sotto le gonne e le caviglie lineari si infilano nelle larghe scarpe da skater. Si segnala, raramente, cani al seguito. Cioè “accollo”.

Cindy Lauper che ci sta sempre bene
Cindy Lauper che ci sta sempre bene

HIPSTER: Sottile, difficile per un occhio poco allenato come quello di chi scrive definirle. Saltate giù dal catalogo di Dixie, armate di maxi maglia a righe e leggins a fiori. In alternativa equipaggiate di gonna tartan e la classica camicia di jeans. Zone ancora non identificate del centro, si suppone Santo Spirito, ospitano questa fauna. Con le Doc.Martens ai piedi, potrebbero spiccare il volo per qualche lido incantato al sentire pronunciare le parole stream of consciouness.

Promettiamo che faremo anche una categorizzazione dei tipi di Firenze!

Gilberto Bertini

redazione@firenzefuori.it