Dante Alighieri – Maestro di redenzione
Oggi parliamo di maestri di vita e se siamo a Firenze non si può non nominare Dante Alighieri. Il maestro. Il poeta. Il fiorentino.
Il padre della lingua italiana però non ci ha lasciato solo molte opere letterarie e qualche esperienza politica, ma qualcosa di molto più profondo, che è la ricerca di riscatto. Non darsi per vinti o per persi. Ricominciare ogni giorno. Darsi la possibilità della Vera felicità. È sempre un buon momento per decidere di ricominciare, di direzionare il proprio cuore verso quello che più gli fa bene, di redimersi.
Avete presente quella sensazione che si prova quando ci si toglie un peso dal cuore? Quando finisce una preoccupazione, quando finalmente abbiamo fatto quella scelta che ci portavamo dietro da tempo, quando abbiamo detto un buon sano NO, quando abbiamo staccato col mondo per riconnettercisi con una nuova linea. Quando spegni il computer e se lo riaccendi il problema di prima non c’è più. Ecco, così descriverei la redenzione che mi trasmette Dante attraverso le sue opere.
Non è mai troppo tardi.
Il girone dell’ “Inferno” che mi ha sempre colpito, infatti, è stato quello degli ignavi:
“Questi sciaurati, che mai non fur vivi,
erano ignudi e stimolati molto
da mosconi e da vespe ch’eran ivi.”
Mi colpisce perchè per loro non esiste né Dio né il diavolo. Non c’è nessuno per loro che in vita “non furono vivi”, che non hanno scelto niente, che non hanno compiuto niente, che hanno sprecato la loro vita aspettando che passasse, che finisse, quasi come una condanna, ma senza veramente ribellarsi ad essa.
Ecco, Dante con le sue opere, mi ha sempre spinto a riscattare i miei momenti di ignavia, di staticità, di passività. Mi ha sempre spronato a non darmi per vinta, a far sì che ogni giorno potesse essere un nuovo modo per Essere. E spero che sia così per chiunque si approcci al “La Divina Commedia”, il divino cammino che ognuno di noi dovrebbe fare affinché la sua vita non passi inosservata.
Credo profondamente, quindi, che l’eredità di Dante per il mondo, oltre all’italiano, la letteratura e tante altre qualità intellettuali, sia il desiderio di VIVERE!