Cesare Pavese al Vieusseux – Carte e prime edizioni in mostra al Gabinetto Scientifico letterario

Cesare Pavese al Vieusseux – Carte e prime edizioni in mostra al Gabinetto Scientifico letterario 

Di Francesco Tufano

“Caro Bonsanti, grazie del lusinghiero invito…”: questo l’incipit della lettera che Cesare Pavese scrive ad Alessandro Bonsanti il 22 novembre 1949, indirizzandola al Gabinetto Vieusseux, di cui Bonsanti è il direttore. Un invito, che se nel ’49 viene declinato, diviene viatico per questa mostra nata grazie alla collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese e concentrata nel rilevare la presenza dello scrittore piemontese tra le carte e le prime edizioni custodite all’interno sia della Biblioteca Vieusseux che dell’Archivio Contemporaneo creato, quest’ultimo, dallo stesso Bonsanti e a lui poi dedicato.

La mostra, in programma dal 16 settembre al 20 dicembre, all’Archivio Contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux, a Palazzo Corsini Suarez (Via Maggio 42, Firenze), sarà visitabile, a ingresso libero su prenotazione, ogni giovedi, inviando una richiesta a archivio@vieusseux.it.

Nelle teche verranno esposte, oltre alla lettera rivolta a Bonsanti, alcune missive inviate da Pavese ad Emilio Cecchi e a Pietro Pancrazi, dove si desumano informazioni sul lavoro dello scrittore e sulle recensioni da parte dei critici. Testimonianze che si legano strettamente al patrimonio librario posseduto nelle biblioteche di autore presenti al Vieusseux, a partire proprio da quella del Fondo Cecchi, della quale saranno mostrati vari elementi, tra cui il numero 8 (agosto 1950) della rivista “Paragone” e la prima edizione di Prima che il gallo canti (citati questi nelle lettere esposte) e alcune prime edizioni di altre opere inviate con dedica a Cecchi dallo stesso Pavese. Visto il profondo rapporto tra i due, si è scelto di mettere in mostra anche il ritratto di Emilio Cecchi, opera della moglie Leonetta Pieraccini, assieme al disegno di Silvano Campeggi del 1948 raffigurante Cesare Pavese.