“Caterina, la madre di Leonardo” – Apertura straordinaria del Museo Galileo

Chi era Caterina, la donna che diede i natali a Leonardo da Vinci? Qual è il legame che la unisce al Museo Galileo? A queste domande risponde “Caterina, la madre di Leonardo”, lo spettacolo teatrale firmato dalla Compagnia OLTRE.
L’evento si inserisce nel calendario delle celebrazioni per il Centenario dell’Istituto di Storia delle Scienze, oggi Museo Galileo, fondato il 7 maggio 1925. E proprio tra le mura del Palazzo Castellani, che oggi ospita il museo, secondo lo studioso Carlo Vecce si sarebbe intrecciata la vicenda personale di Caterina, ricostruita nel romanzo Il sorriso di Caterina (Giunti, 2023), ispirazione diretta dello spettacolo.
Attraverso la figura di Donato – mercante realmente esistito e voce narrante della vicenda – lo spettatore viene condotto in un viaggio tra Venezia e Firenze, ripercorrendo la storia di Caterina: una giovane circassa, rapita e ridotta in schiavitù, dotata di straordinario talento nel disegno, accolta nella bottega del battiloro Donato. Sarà lui ad accompagnarla nel suo cammino verso la libertà, fino all’incontro con il notaio Piero da Vinci, padre del bambino che Caterina aveva appena dato alla luce: Leonardo.
Accanto a Donato, in scena anche l’Autore, in un dialogo serrato tra finzione e realtà, tra invenzione teatrale e verità storica. Una narrazione coinvolgente, ironica e accessibile, che restituisce voce a una figura rimasta troppo a lungo nell’ombra: una donna senza diritti, migrante, la cui storia – tra identità, confini, accoglienza e riscatto – risuona potente nel presente.
Il punto di svolta nella ricostruzione storica arriva da un documento scoperto da Carlo Vecce: un atto notarile datato 2 novembre 1452, in cui si registra la liberazione di una schiava, Caterina, balia presso la famiglia Castellani. Il notaio è proprio Piero da Vinci. Sei mesi prima, Caterina aveva dato alla luce un bambino destinato a cambiare il mondo.