Wonder – White Bird
Recensione Wonder – White Bird
“Non dimenticare mai la gentilezza”, una frase che racchiude l’essenza di questo film. Queste sono le parole di Sara (Helen Miller) rivolge al nipote Julian (Bryce Gheisar) per fargli capire cosa si può fare e ottenere con la gentilezza. La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo a fumetti di R. J. Palacio A Wonder Story – Il libro di Julian, nonché spin-off del film di successo “Wonder”.
All’inizio della storia troviamo Julian cresciuto, ma con un carattere non tanto differente dal primo film. Qui entra in gioco la nonna, che con il racconto della sua storia, ambientata durante la seconda guerra mondiale, cerca di far capire al nipote l’importanza di aiutare le persone in difficoltà, di non fermarsi ai pregiudizi fisici e/o caratteriali di una persona. La messa in scena della vita della nonna, nonostante si possa intuire come va a finire, riesce ad essere forte, toccante e a farti uscire dalla sala con un po’ di tristezza ma anche tante riflessioni.
Un film con una sceneggiatura molto semplice, ma ben riuscita: come insegna il film, sono le cose più semplici, se fatte per bene e con dedizione, ad arrivare dritte al cuore delle persone.
di Francesco Tufano