Musicista, Rockstar, chitarrista, cantante, poeta, boxeur, calciatore, punk, romantico, sgargiulo, irascibile, mitomane, egomaniaco, da 30 anni caro Federico Fiumani sei in quel lato selvaggio tra la gloria, il palcoscenico e l’abisso.

Mettiamo un po’ di ordine: la tua strada lastricata di donne, sangue e giorni balordi nasce da lontano, dalle Marche di preciso da Osimo (Ancona) dove hai passato infanzia incontrando subito il trauma della perdita del padre di cui ti accusi come scrivi nel tuo libro “Brindando Con i Demoni”. Sei stato allevato da una madre padrona che spesso citi nelle tue esternazioni pubbliche e ti porti dietro anche alle  presentazioni alla Feltrinelli; e dalla sorella che ti da consigli spesso poco apprezzati.

Fiumani

Da quando ti sei trasferito a Firenze sei diventato un novolino della prima ora abitando nel quartiere di Viale Redi e poi nell’impeto adolescenziale tra rabbia e orgogliosa solitudine ti sei innamorato del punk genuino e raffinato dei Television e poi a pioggia tutto il filone newyorkese del CBGB con Ramones, Lou Reed e leggende in bianco e nero. Si parla dei primi anni 80′ quando il vento di novità musicale iniziava a fischiare anche e soprattutto a Firenze, dove tu insieme ai tuoi amichetti di ventura iniziavate ad imbracciare chitarre bassi e batterie.

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Quanto eri orgoglioso di girare per Firenze con quella tua maglietta sbracciata dei Pistols e il furgoncino del tuo gruppetto? Quanto nei tuoi 23-24 anni ti sentivi figo col ciuffo all’epoca nero impenetrabile e ti dedicavi a riff sibillini largamente distorti dall’ampli e cercavi nei testi una via di fuga dalla realtà che ti circondava forse troppo nera forse troppo disturbata forse troppo insicura?

Così fondavi un gruppo. Nascevano i Diaframma ti avrebbero portato gloria eterna. Ma qui non verrà sciorinata la solita salsa in cui si narra che tu hai inventato la New Wave e sempre le stesse cose. Tu fornisci dei pezzi di puzzle per ricostruire una ferita in fondo al cuore e con le tue poesie musicali a tratti no sense. E quando sei sul palco ti porti dietro la rabbia che si intuisce appena nelle versioni studio delle tue canzoni.

Diaframma

A questo punto dell’articolo, caro Federico Fiumani che per tua conoscenza sto scrivendo con un Gabba Gabba Hey negli orecchi, torno alla domanda iniziale. Ma tu chi sei?

Hai composto ed inciso quasi 35 album e scritto 7 libri e ci hai parlato di donne bellissime, magre grasse alte basse bionde more, ex tossicodipendenti, travestiti, amori folli, il freddo interiore metafisicamente rappresentato dalla Siberia.

Sei lo stesso che in un concerto alla Fortezza qualche estate fa (2007 penso), annunciasti di non essere sicuro di riuscire a concludere il concerto poiché avevi assunto troppo cortisone per un dolore alla mano. Lo stesso che dopo un concerto a Monteloro ti aggiravi da solo al bar con una bottiglia di vino e tutto quello che riuscisti a comunicarmi furono le indicazioni stradali per tornare a Firenze.

Sei un personaggio dannunziano, sei un dandy decadente che gira col cappuccio per San Domenico nei giorni di pioggia, hai occhi di ghiaccio con cui streghi le tue fan, ti sei caricato sulle spalle lo spleen dei cantautori italiani, sei uno dei tanti che guarda il sedere alla donna che ami sulla spiaggia.

Ma la domanda ha al suo interno già la risposta, tu sei il grazie che tutti quelli che spesso si rifugiano dietro nuvole grige ti tributano ascoltando la tua musica. Sei la risposta ai tanti che dietro un sorriso celano insicurezza. Al fianco dei tipi maneschi che dietro ogni insulto morivano dentro a scuola. Sei l’amante inaspettato di ogni donna uscito da un film di Tinto Brass e di Visconti.

Continua così Federico.

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Per chi non lo conoscesse, Federico Fiumani è cantante e leader dei Diaframma che dal 1984 portano in alto il nome di Firenze nella scena musicale alternativa italiana. Il loro disco di esordio “Siberia” si è posizionato alla settima posizione nella classifica di Rolling Stones con i migliori dischi rock italiani di sempre.

Sabato 5 settembre sarà in concerto nel suo format “Confidenziale” presso l’Off Bar alla Fortezza da Basso.

Come primo ascolto consiglio:

Diaframma – “Fiore non sentirti sola”