Torniamo a parlare di musica, “La prima Estate” apre alla stagione dei Festival

Musica sotto assedio, laringite e tour che non partono, sold out fasulli ripagati “di tasca” dagli artisti, biglietti venduti a cifre esorbitanti che rischiano di trasformare la musica dal vivo in una questione per pochi (e lasciamo da parte, almeno per questa volta, la vecchia questione “token”). Week end travagliato per il settore in Italia. Succede tutto questo mentre al Parco BussolaDomani va in scena la prima ricca sessione de “La prima estate” che ci riporta, almeno per qualche giorno, a parlare di quello che ci piace.
Solstizio d’estate è tempo privilegiato di festival, un “modo” di intendere il rapporto con la particolare arte che supera il “consumo”, i digital download, che ci riporta alla curiosità, alla scoperta, ad arricchire il palato come, oggi, in nessun altro tipo di occasione.
E va bene anche se non li conosci tutti, se non ne conosci nessuno, se di tanto in tanto si vive il live come opportunità piuttosto che da fan. Lasciarsi trascinare in un ecosistema ideale, coperta in terra o in piedi finché ce n’è. Lasciarsi trascinare dai Mogwai, ipnotizzarsi davanti all’impianto scenico degli Air (tutt’uno con il temporale che allarga la scenografia all’orizzonte). Mancano i Kings of leon? Li conoscevi i “TV on the Radio”?. Quando le luci si accendono conta “ora” e nulla più. E ne vale sempre la pena.
Ps. Se ci lasciate uno spazio per le tende ci “teniamo compagnia” anche di notte.