“Soloist”, Davide “contro” Boosta

Niente  molle per tastiere che si spezzano, niente palco da condividere, è un modo per entrare in colloquio con l’artista l’album “Soloist”, firmato da Davide “Boosta” Dileo, disco protagonista del tour che attraverserà alcune delle principali città italiane e che ha fatto tappa anche a Firenze, nell’ambito della rassegna Musicus Concentus.

Bianco e nero, il colore dei tasti è la costante. La sperimentazione pure, quando si svestono i panni del gruppo, quando i riflettori puntano su una singola porzione del palco.

Immersivo, il termine è abusato nell’era dello sviluppo digitale, eppure funziona quando si entra nel live, nel disco, sintesi di passioni, suggestioni sonore che trovano così il modo di uscire, di raccontarsi aprendosi a letture sempre differenti a seconda dell’orecchio che ascolta.

Nudità del suono, incursioni elettroniche, gli scenari si moltiplicano nel passaggio da un brano all’altro, frutto della mano curiosa di chi ha ricerca e sperimentazione nelle proprie corde. L’obiettivo resta quello di lasciare una traccia nel pubblico, un’emozione che va oltre la performance.