“Non solo terracotta”, opere di Nanni Valentini
In contemporanea a “Shozo Shimamoto. Pittura e video-performance” (inaugurata il 13 novembre), Il Ponte – nello spazio lounge – dedica a Nanni Valentini questa mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Galleria Milano, dove vengono presentate opere degli anni settanta e ottanta, tra le quali alcune “garze”, e “piastre” in grès, degli anni 70, fino ad una grande composizione in grès del 1982/84.
Nel 1975 Valentini scrive: “I quattro elementi terra, acqua, aria, fuoco mi interessano ancora. Così come lo sguardo, la memoria, la previsione. Mi piace manipolare la terra, vedere attraverso una tela, bagnare di colore le cose. Cerco di capire cosa c’è nell’ interspazio tra il visibile e il tattile. Forse è un desiderio di rendere fluido ciò che è cristallizzato. La creta, la tela, la carta sono i supporti che uso”.
Ma la materia da cui si sviluppa tutto il lavoro di Valentini è fondamentalmente l’argilla, una realtà tangibile, che gli è consona e verso la quale si porge quasi in ascolto, ricercando quanto nasconde e come rivelarlo. E ancora Valentini nel 1979 scrive: “Sono segni, ancora segni nel e del paesaggio, ombre, luccichii, scalfitture, crepe, vuoti, sguardi, attese, segni visibili dunque. Quelli invisibili, che cerchiamo, sono ancora custoditi gelosamente nella terra, ma il presagio già li percorre, sono dietro i muri, sotto la pelle, fra le pieghe delle trame, nascosti in una memoria senza codici, preservati dall’anima del tempo con tutti i successivi segni.”