“Miraggi”, Pasquale Celona in mostra
Prosegue fino al prossimo 16 giugno – e sarà aperta anche nella giornata di domenica 2 giugno, Festa della Repubblica – la mostra d’arte Miraggi di Pasquale Celona, allestita nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale di Pistoia (piazza del Duomo, 1).
Ideata e curata da Jacopo Celona e da Melanie Zefferino – quest’ultima è anche responsabile del catalogo -, con la compartecipazione del Comune di Pistoia, nelle quattro sale affrescate del Municipio l’esposizione antologica temporanea propone oltre trenta dipinti realizzati in più di 40 anni di carriera artistica e che spaziano tra nature morte, figure, paesaggi e marine, le amatissime vele. A questi soggetti si affiancano due opere molto conosciute, la Primavera (1985) e l’Annunciazione (1992).
Classe 1943, calabrese di nascita, ma toscano d’adozione, Pasquale Celona nel 1995 insieme al fratello Piero ideò e tenne a battesimo la “Florence Biennale”, mostra Internazionale di Arte Contemporanea e Design (di cui oggi è Presidente) che in 14 edizioni ha raggiunto risultati esaltanti e che l’anno prossimo si prepara a vivere un altro momento straordinario con la XV edizione e oltre trent’anni di attività.
Tuttavia, in tutto questo tempo, Celona non ha mai dimenticato di essere prima di tutto un artista, estremamente attento a tutto ciò che lo circonda: come ha notato Melanie Zefferino, sulle tele Celona ha trasposto «le sue visioni di paesaggi, ma anche di figure e cose sospese in una atmosfera tra il reale e l’immaginario. Vagando fra nuvole dai toni pastello, alberi fatati e vele cangianti, attraverso la sua narrazione visiva dai toni onirici, Celona racconta pure che, sulle sponde dello Ionio, i ‘discendenti della Magna Grecia’ ancor oggi ergono capanne – effimere quanto suggestive nei dipinti dell’artista, poiché ci riportano con la mente a sere d’estate trascorse in giovinezza e impresse nella memoria, dove però il ricordo ha assunto i contorni sfumati del mito. L’Artista raccoglie e reinterpreta l’eredità culturale dell’occidente – prosegue la co-curatrice della mostra -, ma anche gli spunti del Novecento e della contemporaneità infondendo alle sue pitture, attraverso il particolare uso della luce che gli è proprio, i colori e le suggestioni della Calabria che gli ha dato i natali, ma anche della Toscana, sua terra d’adozione. E lo fa osservando, e al tempo stesso reinventando per immagini, il mondo che lo circonda. Le rappresentazioni che derivano da questo suo fare artistico sono tanto immaginifiche quanto inafferrabili nella loro valenza estetica, imperniata su una continua ricerca di armonia e bellezza. Sono dunque mirabili “miraggi” queste pitture, olii su tela in cui la luce si fa corporeità di un universo fantastico dai mille colori».
Fino al 16 giugno la mostra è visitabile tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18, sempre con ingresso libero.