“Ma che l’è possibile”, l’inclusione che suona

“Ma che l’è possibile”, l’inclusione che suona

Di Vincenzo Esposito e Clarissa Rachele Poli

Dalla Collaborazione tra la Cooperativa sociale Matrix Onlus, l’associazione La Scena Muta, l’ATS Linar e La Nuova Pippolese, l’orchestrina popolare a plettro di canzoni della tradizione popolare fiorentina, è nato il progetto “Ma che l’è possibile!”, ovvero una canzone e un video che hanno come protagoniste le persone con disabilità inserite al Centro Diurno Linar di via di Villamagna (Nave a Rovezzano).
La Cooperativa sociale Matrix Onlus collabora con l’ATS Linar nella gestione delle attività socio-assistenziali e psico-educative a favore delle persone con disabilità inserite al Centro Diurno Linar; nell’ambito di questa collaborazione, i ragazzi che frequentano il Centro hanno scritto una canzone che La Nuova Pippolese, orchestrina popolare, ha musicato dal titolo “Ma che l’è possibile!”, che tratta di temi sociali e racconta delle varie situazioni che le persone disabili affrontano ogni giorno.
Il progetto è stato presentato a Palazzo Vecchio dall’assessore a Educazione e Welfare Sara Funaro, dalla presidente del Quartiere 3 Serena Perini, dal presidente di Matrix Onlus Giuseppe Guazzelli e dal presidente de La Nuova Pippolese Francesco ‘Frank’ Cusumano.
“Questo progetto è frutto di una bella sinergia – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro – che viene a crearsi tra realtà che si occupano, in maniera diversa, delle persone fragili, cercando di valorizzare le loro potenzialità e abilità. Vorrei ringraziare tutti i soggetti che hanno reso possibile questa canzone e questo video che vede protagonisti gli ospiti del Centro diurno Linar, dove la cooperativa Matrix sta facendo un prezioso lavoro. L’arte e la musica sono un potente strumento di comunicazione e sono da valorizzare; hanno una grande potenzialità e consentono alle persone più fragili di sviluppare forme di comunicazione alternative a quelle tradizionali, attraverso le quali tirare fuori le loro capacità artistiche. Progetti come questo vanno rafforzati per dare la possibilità alle persone disabili risposte concrete non solo in termini di assistenza, ma anche di socializzazione e inclusione”.
“Con il centro Linar, che è sul territorio del Quartiere 3, abbiamo già fatto diversi progetti – spiega la presidente Serena Perini – ed abbiamo pubblicato, come Quartiere, un libro sulla Nave a Rovezzano. È un centro vivo con tanti progetti che mettono in risalto il fatto che ognuno ha delle abilità. Il messaggio che lanciano è che è necessario ed è bello sfruttare tutte le abilità. Questo progetto è stato realizzato con la Nuova Pippolese. I ragazzi del centro hanno scritto il testo di una canzone che poi ha musicato e realizzato la Nuova Pippolese. Un bel progetto che mostra le abilità di questi ragazzi. Per noi è fondamentale – conclude la presidente del Quartiere 3 Serena Perini – che tutti i cittadini vivano un contesto di socializzazione ed aggregazione. È una forma di benessere indispensabile. Il vero degrado della città è la solitudine. L’idea di stare tutti insieme, con tutte le componenti del Quartiere e della città è fondamentale”.
“La musica offre la possibilità di esprimere se stessi – ha detto il presidente della cooperativa Matrix Guazzelli – anche alle persone che hanno difficoltà nell’organizzare i propri pensieri, le emozioni e le relazioni con gli altri. L’occasione è propizia per dar voce alle tante capacità che le persone con disabilità possono mettere a disposizione della nostra comunità. Siamo tutti disabili rispetto a qualcosa e abili rispetto a qualcos’altro. Matrix Onlus nasce nel 1999 sul territorio di Firenze, ascoltando i bisogni e i desideri delle persone, nella convinzione che il benessere di ciascuno sia il benessere di tutta la comunità. È così che un gruppo di giovani professionisti fonda Matrix – ha spiegato -, pensando e realizzando servizi che perseguono l’interesse della cittadinanza e che promuovono i valori umani e l’integrazione sociale. Abbiamo toccato con mano quanto ognuno sia una risorsa da valorizzare, per se stesso e per gli altri. E non è una disabilità intellettiva o fisica ad impedirlo, perché nessuno è disabile rispetto alle emozioni, nessuno rispetto ai desideri, alle aspirazioni di una qualità di vita migliore, con le proprie capacità ed aspettative”. “La fantasia e il mondo interiore di Franco, Silvia, Susanna, Andrea, e di tutti gli altri del Linar – ha concluso Guazzelli –, sono quelli di qualsiasi altra persona che vuole vivere felice, che vuole sorridere e vedere il sorriso sul volto degli altri. Questa canzone, così come ogni nostra attività o progetto, intende rammentarlo, dimostrarlo ogni giorno. Grazie a tutti coloro che non restano indifferenti, che capiscono quanto felici e migliori ci si sente ad aiutarci reciprocamente”.
La canzone, suonata e cantata dai ragazzi stessi insieme all’orchestra, registrata e rappresentata anche attraverso un videoclip, sarà presentata insieme al video giovedì 14 dicembre alle 19.45 presso il Centro incontri in via di Ripoli 225, con un evento aperto al pubblico