Lux Santa, intervista con il regista Matteo Russo

Crotone, quartiere popolare di Fondo Gesù, uno come tanti nel sud Italia, alle prese con le criticità della periferia, l’abbandono, spesso anche di carattere istituzionale; sono quelli della strada sbagliata che si mischia con la voglia di riscatto, la voglia di evadere, e di tanto in tanto qualcuno ci riesce. Qui le tradizioni si sentono più forti e diventano strumento di aggregazione, di rivalità di quartiere, ma sopratutto di scambio intergenerazionale. Il passato incontra il presente, il futuro la voglia di fare sempre meglio.
Questo il contesto di “Lux Santa”, documentario del regista calabrese Matteo Russo. Lo abbiamo incontrato in occasione dell’appuntamento conclusivo di “Fuori Sentiero”, rassegna estiva organizzata dal festival Sentiero Film Factory.
“Crotone, piccola cittadina del sud Italia, 70 mila abitanti circa. Ogni 13 dicembre sullo sfondo silenzioso del cielo e del mare, gruppi di ragazzi onorano la tradizione dei fuochi di Santa Lucia costruendo e facendo ardere delle maestose piramidi di legno. La leggenda popolare narra che Santa Lucia era cieca: i dipinti la ritraggono con lo sguardo perso nel vuoto e in mano un piatto d’argento con sopra riposti i suoi occhi. Dunque il rito, nella cittadina, non deriva soltanto da una banale tradizione, bensì ha l’intento di restituire attraverso il fuoco la luce (“lux” in latino) a Santa Lucia nel suo giorno. “Lux Santa” riporta sul grande schermo la storia di un gruppo di ragazzi del quartiere popolare di Fondo Gesù che nelle giornate, per le vie della città, alla ricerca della legna per le pire, fanno i conti con i problemi personali delle loro vite familiari. Si ritrovano a vivere già senza i loro padri e sono costretti ad essere mariti, sentendosi addosso il peso insormontabile della perdita dell’adolescenza. C’è chi ha a che fare con un padre in carcere, chi non lo ha mai conosciuto o chi, da qui a poco, lo perderà. Un rito quello dei Fuochi di Santa Lucia che li unisce come fratelli nel perseguire un unico obiettivo: realizzare la struttura più alta e imponente della città. La maestosa piramide che arde li aiuta a ritrovare se stessi e oltre alla gioventù perduta anche un barlume di luce e speranza nelle loro vite buie. L’iniziativa Fuori Sentiero fa parte della programmazione di Sentiero Film Factory 2024 co-finanziato da Estate Fiorentina 2024 – iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze e Fondazione Cassa di Risparmio Bando Arte -Arti Visive 2024 e con la sponsorizzazione di Unicoop Firenze e Bronzetto Srl.