La settima arte indiana a Firenze – Presentazione 24° Florence Indian Film Festival

La settima arte indiana a Firenze – Presentazione 24° Florence Indian Film Festival
Di Francesco Tufano
Un parterre di ospiti d’eccezione – dalla star di Bollywood Babil Khan allo scrittore Perumal Murugan acclamato dal New York Times, passando da Kiran Rao, regista del film in corsa agli Oscar per l’India fino ad arrivare al regista campione di incassi Vijay Krishna Acharya – per sei giorni di cinema e incontri tra prime italiane e europee, omaggi a giganti del grande schermo, opere sperimentali e successi che hanno sbancato al botteghino. E poi le iniziative speciali: talk, cooking show, presentazioni e una mostra.
Al via a Firenze il 24° River to River Florence Indian Film Festival: dal 5 al 10 dicembre al cinema La Compagnia e in altri spazi della città l’unica manifestazione in Italia interamente dedicata alla cinematografia e alla cultura del subcontinente indiano.
Oltre 20 le opere in programma – lungometraggi, corti, documentari e web series – di cui la metà firmate da registe donne. Da non perdere “Laapataa Ladies”, pellicola selezionata per rappresentare l’India nella corsa agli Oscar che sarà presentata per la prima volta in sala in Italia dalla regista Kiran Rao. Una satira tagliente che affronta con ironia la realtà della cultura patriarcale, con protagonista la superstar Nitanshi Goel. Sul carpet anche il regista Vijay Krishna Acharya, autore di alcuni tra i film campioni di incassi nella storia del cinema indiano, a Firenze col nuovo lavoro “The Great Indian Family” a cui sarà affidata in prima italiana l’apertura del festival. Un esplosivo comedy-drama interpretato dal divo Vicky Kaushal che, tra coreografie in puro stile Bollywood, affronta un tema centrale nell’India di oggi: le differenze tra popolazione hindu e mussulmana.
A impreziosire questa edizione si aggiunge la presenza dell’astro nascente Babil Khan, figlio dell’iconico divo Irrfan Khan, al River per presentare la prima italiana del thriller “Logout” di cui è protagonista, firmato dal regista Amit Golani, sulla crescente dipendenza da device e le sue inquietanti conseguenze.