La mostra dal titolo enciclopedico – Guerrilla Spam alla Street Levels Gallery

Street Levels Gallery ospita, e cura, la prima mostra personale di Guerrilla Spam, il collettivo nato a Firenze nel 2010 come spontanea attività non autorizzata di affissione negli spazi urbani. La mostra ha un titolo enciclopedico, impossibile da ricordare: “Di mondi lontanissimi, delle perdute pitture di Pontormo, del cosmo amazzonico e del serpente arcobaleno, di segni rupestri ma anche delle mani di Gargas, di arcaici simboli europei o africani e aborigeni, di spirali, croci e filetti, di omini a U, di sirene, cariatidi e canopi, del tuffatore e certamente del giovane che pesca sul kylix di Ambrosios”. Per non sbagliare, basterà ricordare il titolo in breve, ovvero “Di mondi lontanissimi, delle perdute pitture di Pontormo e altro ancora”.

Il progetto di questi artisti si compone di oltre trenta opere inedite, tra cui tavole dipinte, bozzetti, disegni, incisioni e una istallazione. Tutto nasce nel 2015 con lo studio del perduto ciclo di affreschi realizzato dal pittore Pontormo, nella Basilica fiorentina di San Lorenzo, intorno al 1530. Anni di ricerca, studi, stimoli e riflessioni si concretizzano oggi un’esposizione poliedrica che, partendo dalla maniera del pittore cinquecentesco, si apre verso “mondi lontanissimi”, per raccontare simboli e iconografie di epoche e culture diverse, lontane per tempo e spazio. Il pittore è l’intro di una ricerca, il punto di partenza per un viaggio immaginario tra Oriente e Occidente.

La mostra si apre con “Il marinaio Sinbad ascolta la storia”, l’incipit di un racconto, e si conclude con l’opera più piccola, appena 10×20 cm, di “In Oriente il Gran Khan gli dirà che la freccia è diversa dall’arco, e che il bersaglio si muove continuamente”, tratto dalla canzone Marco Polo del cantautore Flavio Giurato. Un finale aperto che, come nelle parole che chiudono la canzone, ci pone davanti alla vastità del mare, orizzonte di mondi lontanissimi.