James Watkin’s Speak No Evil – Società e socialità al centro del remake

James Watkins, dopo “Bastille Day” (2016) e “The Woman in Black”(2012), torna al cinema con “Speak No Evil – Non parlare con gli sconosciuti”. Il film è il remake americano di “Speak No Evil” (2022), pellicola danese diretto da Christian Tafdru.
Il film racconta la storia di una famiglia danese, Ben e Louise Dalton (Scoot McNairy e Mackenzie Davis) con la figlia Agnes (Alix West Lefler), che trascorre le sue vacanze in Italia (le riprese del posto sono state girate in Croazia e non nel nostro Paese).
Proprio dove alloggiano, fanno la conoscenza con Paddy (James McAvoy), Ciara (Aisling Franciosi) e il loro figlio Ant, una famiglia di origini olandesi. Dopo la vacanza, decidono di restare in contatto e un giorno Paddy e Ciara invitano la famiglia Dalton a trascorrere un fine settimana da loro. La famiglia di Paddy ha l’aria di essere perfetta, ma come in qualsiasi storia (oserei dire anche nella realtà) ogni famiglia nasconde segreti e prima poi verranno a galla.
A primo impatto sembra la classica storia di una famiglia che va ospite a casa di un’altra, ma sono esattamente i segreti, il punto di forza della sceneggiatura, perchè permettono di affrontare tematiche sulle differenze sociali, le scelte di vita delle persone o come dei genitori scelgano di crescere il proprio figlio. Oltre a ciò, si aggiunge anche il tema della socialità. La famiglia Dalton che rappresenta il mondo tecnologico e dei social media di oggi. Mentre, quella di Paddy, la ripudia perchè la considera un male. Tali tematiche ottengono ancor più forza e impatto grazie alle interpretazioni, che sono tutte di altissimo livello. Tra queste però spiccano la Louise Dalton di Mackenzie Davis e il Paddy di James McAvoy. Quest’ultimo, in quanto a possanza fisica, ricorda tantissimo il personaggio (sempre interpretato da lui) con molteplici personalità di “Split” (2016).
Se si vuole trovare un difetto a questa pellicola, per me è nella scelta del finale. Non lo condivido assolutamente, però sono gusti.
Speak No Evil è a tutti gli effetti un Thriller, con tinte horror, ma non quello che ti aspetti con slash e sangue. Anzi, gioca molto sul mettere inquietudine agli spettatori quando ci sono le rivelazione, ti porta a a schierarti, o in termini calcistici, fare il tifo per qualcuno. Il regista riesce assolutamente nell’intento di coinvolgere lo spettatore e gli attori rendono tutto molto realistico. Questa pellicola, per me rappresenta la sorpresa (positiva) di questo Settembre.
di Francesco Tufano