Frammenti d’animo, la mostra di Leonardo Cherubini

Proseguono le mostre a palazzo del Pegaso che ci fanno conoscere alcuni artisti toscani di assoluto rilievo e oggi nello spazio espositivo C.A. Ciampi si è aperta con successo la mostra di Leonardo Cherubini Frammenti d’animo, a cura di Maria Giovanna Cutini. Dopo i saluti istituzionali del vicepresidente di minoranza del Consiglio regionale sono intervenuti la storica dell’arte Maria Giovanna Cutini e l’artista Leonardo Cherubini.

Leonardo Cherubini nasce a San Giovanni Valdarno (Arezzo) il 17 luglio 1963, vive in provincia di Firenze, a Reggello dove svolge l’attività di pittore e architetto. Ha partecipato a varie mostre e rassegne di pittura in varie sedi e in eventi organizzati da comuni, associazioni culturali e in spazi dedicati all’arte, in sintonia con il principio che l’arte debba uscire allo scoperto e diventare fruibile da tutti.

Secondo la critica d’arte Maria Giovanna Cutini: “Una mostra importante, in una sede prestigiosa, dove traspare il grande amore per l’arte dell’autore Leonardo Cherubini che si sente libero di esprimere in pittura le proprie emozioni e i suoi sentimenti profondi, con riferimenti all’arte orientale, a Klimt, ma anche ai grandi toscani del passato da Duccio a Cimabue. A volte traspare una serena malinconia che richiama l’arte di Piero della Francesca e nei nudi prevale la grande forza e impatto delle figure femminili, dove si avverte una evidente passionalità e carnalità. Una pittura che scaturisce dal profondo dell’anima, intimista direi, dove le emozioni e le sensazioni più celate e segrete emergono allo stato di coscienza e d’un tratto prendono forma sul quadro grazie ai colori, le forme, le luci, con l’intento di comunicare e suscitare un turbamento, un’impressione che dà particolare si fa Universale.”

Evidenzia Cutini: “Nella visione dell’artista appaiono le percezioni più intime e gli stimoli più inconsci tratti da un’apparizione o da un sogno: una chiesa, una torre, una giostra, il suono di una musica, un profumo, un odore, un corpo di donna, poi riflessi e trasposti sulla tela. Cherubini parte sempre dal progetto, dal disegno e successivamente, al momento della stesura del colore tutto può cambiare, con stimoli sempre nuovi e in cui la cromia si evolve in base al supporto del quadro, che è in continuo divenire, senza un preciso canone e come la musica jazz, amata dall’artista, si basa sull’improvvisazione e la progressione armonica. L’arte del pittore, in evoluzione, fa dell’artista un ricercatore che sperimenta nuove forme comunicative, pur rimanendo fedele al proprio stile con alcuni caratteri costanti che lo caratterizzano.”

 

Dice l’artista Leonardo Cherubini: “In questa mostra presento due periodi della mia arte quello più figurativo e quello più astratto e materico, dove il mio segno si disperde nei segni e nei colori.

Scavare così nel segreto profondo del proprio spirito, dipingere per raccontare quello che sta all’interno, svelarne il mistero, creare “oggetti a reazione poetica” ed estrarre, dalle profondità dell’anima, verità appena percepite, rivelando le proprie emozioni più intime. Arte come aspirazione sublime a produrre bellezza, con l’armonia dei colori, la brillantezza dell’oro, la padronanza della materia che si evolve e si trasforma in stratificazioni successive fino a generare alchimie oltre l’immaginario, nella ricerca di suggestioni e passioni.”