Filling the Gap, giovani artisti alla Fsmgallery
Arte, nuovi linguaggi e formazione d’eccellenza
Con l’obiettivo di promuovere la cultura fotografica contemporanea nella sua dimensione multidisciplinare e transmediale, Filling the Gap ha coinvolto un corpo docente di rilievo tra cui Elisa Medde, Salvatore Vitale, il collettivo Kublaiklan, l’editore Skinnerboox e tanti altri, offrendo a 15 studenti competenze avanzate. Grazie al contributo di Fondazione CR Firenze sono state messe a disposizione 10 borse di studio per i candidati più meritevoli.
La mostra collettiva si articola in 13 lavori che spaziano tra progetti audiovisivi e la performance, tra la fotografia analogica e l’immagine generata artificialmente, tra installazioni che includono scultura e cucito e la partecipazione del pubblico. Questi progetti portano l’attenzione alla fotografia come mezzo espressivo strettamente connesso con altre discipline, dall’indagine giornalistica a quella autobiografica, dalla ricerca concettuale a quella formale.
Giulia Gorla lavora come fotografa documentarista sviluppando progetti a lungo termine su tematiche sociali. In “Fattore Umano” tratta il tema delle morti e degli incidenti sul lavoro ponendo lo sguardo sulle persone, sulle loro storie e su quello che ne rimane.
I tre medium pittura, fotografia e cinema sono parte integrante nella ricerca e pratica artistica di Danilo Currò. “La Componente Magica” è un viaggio tra pianeti e creature misteriose. Attraverso immagini e testi, esplora connessioni con la terra e sé stesso, invitando ad una riflessione visiva sulla fantasia e sul proprio sguardo.
Francesca Procopio, visual designer, con “Arcaica” pone il rapporto tra cibo e uomo al centro di una ricerca antropologica su riti, tradizioni e credenze popolari nel Sud Italia. “Arcaica” si propone come un archivio visivo di significati simbolici, che mescolando passato e contemporaneità rivelano l’identità etnica e sociale di ognuno di noi.
L’installazione “the things you said.” di Amina Stella Steiner, artista visiva e fotografa con un particolare focus alla sfida di norme sociali, esplora l’impatto delle parole sulla nostra immagine durante gli anni formativi. E’ una testimonianza visiva della forza necessaria per autodefinirsi oltre le percezioni di altri e la bellezza di rivendicare la proprietà, la sua identità.
In mostra anche i lavori di Maria Abbadessa, Paolo Buatti, Gesy Campanella, Beatrice Citterio, Danilo Currò, Marco Farmalli, Giulia Gorla, Annalaura Ianni, Sara Lepore, Christian Pardini, Silvia Pazzola.