Festambiente, al via l’edizione 2023
Dal 2 al 6 agosto a Rispescia (Gr) in località Enaoli, torna l’appuntamento con Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che da trentacinque anni rappresenta un punto di riferimento per il dibattito ambientale dello Stivale. Presentato questa mattina in Regione Toscana il programma completo della manifestazione alla presenza di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana; Angelo Gentili, ideatore e coordinatore di Festambiente; Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.
“Da trentacinque anni Festambiente è un punto di riferimento, un momento importante di scambio, confronto e crescita culturale – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – e mai come oggi le tematiche ambientali e climatiche sono di attualità. La lotta al cambiamento climatico è un’urgenza globale con la quale dobbiamo fare i conti e la transizione ecologica ed energetica è un passaggio importante che la nostra società dovrà affrontare, che noi come pubbliche amministrazioni dovremo gestire. Per questo momenti di dibattito di alto livello come quelli di Rispescia sono quanto mai preziosi. Festambiente si propone sempre più come un appuntamento di livello nazionale e internazionale e siamo orgogliosi del fatto che si svolga in Toscana e che sia così strettamente radicata nella nostra Maremma”.
Tra gli ospiti che si alterneranno sui palchi della cinque giorni (in attesa del congresso nazionale dell’associazione ambientalista che si terrà nel mese di dicembre) ci saranno il presidente di Libera Don Luigi Ciotti, il presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato, l’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’europarlamentare Camilla Laureti, il sottosegretario al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica Claudio Barbaro, il presidente della Commissione ambiente della Camera dei Deputati Mauro Rotelli, il presidente della Commissione lavoro della Camera dei Deputati Walter Rizzetto, il presidente della Commissione agricoltura del Senato della Repubblica Luca De Carlo, il direttore generale dell’unità di missione per l’attuazione del PNRR del Ministero dell’agricoltura Marco Lupo, il presidente di Federparchi Luca Santini, la portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
La 35° edizione di Festambiente si annuncia all’insegna della concretezza: per arginare le conseguenze della crisi climatica e fare fronte alla crisi energetica seve intraprendere concretamente strade volte a convertire il Paese. Un invito alle istituzioni, dunque, a fare di più e più velocemente, dalle amministrazioni comunali al governo centrale, passando dal governo delle Regioni. Non a caso, tra gli interventi in programma non mancheranno appuntamenti che vedranno protagonisti amministratori locali e regionali, sentinelle della transizione e ingranaggi fondamentali del cambio di passo di cui abbiamo estrema necessità. Tra i temi affrontati la riconversione dell’Italia, da Nord a Sud; l’agroecologia e la necessità di accompagnare il made in Italy verso un futuro sempre più sostenibile; l’importanza strategica dei Parchi e delle aree protette; la finanza etica; la necessità di scommettere su un sistema sociale ambientalmente ma anche socialmente ed eticamente sostenibile; la sostenibilità nei grandi eventi. Moltissimi gli appuntamenti, le occasioni di approfondimento, confronto e conoscenza (programma completo su www.festambiente.it). Spazio anche alle attività per i bambini i ragazzi con un’intera programmazione a loro dedicata, al cinema, alle pillole culturali, a sport, escursioni, cibo buono, sano e di filiera corta.
“Festambiente – ha dichiarato Angelo Gentili, ideatore e coordinatore del festival – continua a rappresentare una sfida per noi organizzatori, per il territorio che ci ospita e per l’intero Paese. In un contesto sociale in cui tutto corre veloce e si consuma rapidamente, celebrare il trentacinquesimo compleanno della nostra manifestazione è un segnale prezioso di cui fare tesoro. Non è affatto scontato che un evento riesca a sopravvivere ai tempi in buona salute. Festambiente lo ha fatto, dimostrando che guardare sempre al futuro senza mai lasciarsi andare in balia delle onde paga e ripaga. Il festival nazionale di Legambiente si è sempre dimostrato in grado non solo di decifrare il futuro ma addirittura di anticiparlo. Per questo, l’appuntamento dal 2 al 6 agosto in Maremma è molto più di un’occasione di incontro e confronto: è, piuttosto, un’opportunità per continuare costruire il faticoso cammino verso la transizione. Abbiamo davanti anni difficili. Affrontarli con la cassetta degli attrezzi ben fornita è l’unica arma che abbiamo per non farci trovare impreparati. Compito del festival nazionale di Legambiente è proprio quello di permettere a tutte e tutti, ospiti e partecipanti, di prendere nota delle coordinate giuste per il futuro e di fare incetta di tutto ciò che servirà per raggiungerlo. Entusiasmo compreso. Festambiente è infatti anche gioia, divertimento e voglia di essere da essi contagiati. Una cinque giorni in cui ricaricare le batterie e prepararci per le stagioni e le sfide che verranno.”
Dopo tre anni di dimensionamento dovuto alle misure finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19, il festival torna ad accendere l’estate della Maremma anche a ritmo di musica e con le emozioni di spettacoli che, sotto il cielo agostano, accenderanno cuori e coscienze delle visitatrici e dei visitatori dal palco centrale. Molte le novità in cantiere, altrettante le conferme che contribuiranno a rendere l’iniziativa un successo non solo in termini di pubblico ma anche di crescita della sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali.
“Il 2023 – ha dichiarato Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – è un anno molto importante per Legambiente, l’anno congressuale comporta sempre una marcia in più. Dopo la pandemia, la guerra, la crisi economica, si sono create le condizioni per una tempesta perfetta. Per questo, per noi è ancora urgente reagire con il nostro pacifismo integrale, con la nostra proposta di conversione ecologica, di cui siamo i primi partigiani. La trentacinquesima edizione di Festambiente è tutto questo, oltre alla bella offerta enogastronomica e alla grande musica, che come sempre accompagnerà la cinque giorni all’Enaoli di Rispescia.”
Come lo scorso anno, saranno presenti un palco centrale e un secondo palco che ospiterà band locali a cui spetterà il compito di allietare gli ospiti. Sul palco centrale il 2 agosto saliranno Bobo Rondelli & Le chitarre da ripostiglio con “Forse che sì, forse che no”, uno spettacolo che vedrà l’artista toscano portare sul palco tutte le canzoni più ironiche, scanzonate, irriverenti e tanto amate dai suoi seguaci storici ma anche dai giovani e giovanissimi che vedono in lui un artista capace di interpretare il presente attraverso uno sguardo libero e privo di pregiudizi sul futuro. Il 3 agosto sarà la volta di Edoardo Leo, attore di cinema, teatro e tv, regista e sceneggiatore reduce dal successo planetario – nel vero senso della parola – del film “Era ora” (visto da 20 milioni di spettatori in 190 paesi su Netflix). A Festambiente porterà sul palco “Le mie letture semiserie”, un personalissimo zibaldone di riflessioni sull’arte, l’umorismo, la natura umana attraverso brani raccolti in decenni di ricerca, per rileggere insieme le storie collettive “chi siamo e come ci raccontiamo”, per dirla con le parole dell’artista. Il 4 agosto il testimone passerà nelle mani di Roberto Vecchioni con “L’Infinito – Parole & Musica unplugged tour”, uno spettacolo in cui affronterà i temi a lui più cari attraverso monologhi e racconti, intervallati dai brani dell’ultimo album “L’Infinito” e da alcuni classici del suo repertorio. Il 5 agosto Franz Di Cioccio, Patrick Djivas e Flavio Premoli, accompagneranno le spettatrici e gli spettatori in un viaggio nella storia della PFM, la prog band italiana più famosa al mondo che continua a raccogliere un grande successo di critica e di pubblico, sia in Italia che all’estero. La chiusura sarà il 6 agosto con la Bandabardò e l’attesissimo evento “Se mi rilasso collasso – Un libro suonato”. Durante la serata, saranno ripercorsi trent’anni di musica, parole, battaglie, sorrisi, sudore sotto e sopra il palco di uno dei gruppi che hanno saputo unire intere generazioni attraverso il tempo e lo spazio.