Crollare, fallire, ritrovarsi. Edizione 12 per Materia Prima Festival

Crollare, fallire, andare in pezzi e ritrovarsi, contro la società della performance, per pensare a un mondo nuovo ripartendo dalle ferite e dagli inciampi. È “Caduta libera” il grido che lancia la 12/ma edizione di Materia Prima Festival: dal 1 marzo al 4 aprile l’evento dedicato al panorama teatrale e performativo contemporaneo che ogni anno porta a Firenze, tra il Teatro Cantiere Florida e altri spazi della città, le produzioni più innovative in circolazione, a cura di Murmuris.

Il sipario si aprirà sul festival al Teatro Cantiere Florida sabato 1 marzo alle 19.00 con la prima rappresentazione toscana di “Bodibibodibiboo”opera vincitrice dell’Ubu 2024 come Miglior nuovo testo italiano di e con Francesco Alberici, già a sua volta vincitore dell’Ubu come Miglior interprete under 35 nel 2021. Con tenerezza e dissacrante ironia lo spettacolo racconta le scelte e le rinunce, i sogni e le paure di una generazione alle prese con un mondo del lavoro spietato. Dipendente a tempo indeterminato di un’importante multinazionale, Pietro è preso di mira da un superiore e inizia a vivere un incubo. Il fratello Daniele, drammaturgo teatrale, sceglie di raccontarne la vicenda, trasformandola nel soggetto di uno spettacolo in cui ogni certezza e distinzione tra finzione e realtà viene messa in discussione, in un continuo scambio di ruoli e di identità, tra rabbia e rassegnazione, fino a non comprendere più a chi appartiene realmente la storia. E forse non è poi così importante visto che, a ben guardare, ci riguarda tutti.

Si prosegue martedì 4 marzo col debutto della prima regia in solo di Daniele Cirri, tra i fondatori del collettivo tre volte premio Ubu Sotterraneo“Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”, da Raymond Carver. Due coppie di amici sedute a un tavolo (Maria Bacci, Pasello Fabio Mascagni, Luisa Bosi, Claudio Cirri) parlano davanti a una bottiglia di gin, si scambiano opinioni sull’amore, discutono di dove andare a cena. Ridono, scherzano. A poco a poco però le parole, i gesti, i silenzi rivelano tensioni che si insinuano nella conversazione e la fanno deragliare. Un lavoro che rende omaggio alla tensione drammaturgica di Carver riprendendone non solo fedelmente il testo, ma anche l’ambientazione, con la scelta di andare in scena in abitazioni private: gli interpreti attorno a un tavolo e il pubblico libero di spostarsi intorno a loro e osservarli. I personaggi del racconto si mettono a nudo, non hanno niente a cui aggrapparsi, e così è per i quattro attori: nessuna musica di sottofondo, nessun apparato scenografico, nessun coup de théâtre. Solo quattro sedie, una bottiglia e gli occhi dei presenti tutti attorno (in replica mercoledì 5 marzo ore 18.00, 19.30, 21.00 con prenotazione obbligatoria a info@materiaprimafestival.com).

Giovedì 6 marzo ore 21.00 si torna al Cantiere Florida con “Affogo”, spettacolo finalista agli In-box 2024, bando che ogni anno seleziona le realtà emergenti più interessanti del panorama teatrale italiano. Un lavoro che affronta il tema del bullismo, scritto da Dino Lopardo, prodotto da Gommalacca Teatro e interpretato da Mario Russo e Alfredo Tortorelli. Le condotte aggressive rappresentano un tentativo di affermazione dell’identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Nicholas, il protagonista, ne è vittima ma al tempo stesso carnefice. Vive in casa con degli zii, ottusi e dalla mentalità provinciale. Sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante la paura dell’acqua. Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: il ricordo di quel tempo in cui la compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto tuttavia da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Nicholas è costretto a fare i conti con la propria natura e dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.

Ancora al Florida martedì 11 marzo alle 21.00 “Teatro”, installazione in movimento prodotta da Emilia Romagna teatro ERT / Teatro Nazionale con la regia di Renato Cuocolo e l’interpretazione di Roberta Bosetti. Una performance immersiva e sorprendente che conduce all’esplorazione dell’edificio teatrale, dei suoi spazi pubblici e di quelli più privati. Una donna guida gli spettatori in una sorta di percorso iniziatico attraverso luoghi solitamente interdetti ai non addetti ai lavori. Sale, camerini, sgabuzzini, sottopalchi rivelano dettagli inediti e segreti ma anche memorie di chi quei luoghi ha abitato nel passato: ecco, allora, che la storia pubblica dell’edificio teatrale si mescola alle innumerevoli vicende private di quanti vi hanno vissuto, anche solo per brevi periodi. E, ancora, alla biografia personale degli stessi Cuocolo/Bosetti e a quella degli spettatori. Un dispositivo vertiginoso e affascinante, coerente con la ricerca artistica che la coppia italo-australiana conduce da almeno un ventennio (in replica mercoledì 12 marzo ore 21.00 e giovedì 13 marzo ore 19.00 e 21.00).

Spazio al tout public col debutto di “Sbucci all’Isolotto”domenica 16 marzo ore 16.30 al Cantiere Florida un ritratto dell’infanzia di oggi ideato e prodotto dall’applaudita compagnia Gli Omini col sostegno di Fondazione Teatro MetastasioA seguito di un percorso laboratoriale con gli alunni e le alunne delle scuole primarie del quartiere, Francesco Rotelli e Luca Zacchini, con la scrittura di Giulia Zacchini, daranno corpo alla parola di centinaia di bambini e bambine per parlare di ferite, rabbia, adulti e fratelli, maschi e femmine, fantasia e paure, risse, amici e solitudine. Un gioco in cui i piccoli si riconoscono e gli adulti si commuovono pensando alla saggezza e alla purezza persa. Uno spettacolo fatto di emozioni, sorprese e contenuti spiazzanti, tutt’altro che infantili, con il contributo di Regione Toscana nell’ambito della Festa della Toscana (in replica lunedì 17 marzo ore 10.00).

Giovedì 20 marzo ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida sarà il momento di “Nikita”, creazione di e con Francesca Sarteanesi per SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione e Teatro Metastasio di Prato, con il sostegno di Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale. Per i compleanni, matrimoni e altre occasioni Nikita arriva sempre con un regalo impacchettato perfettamente. L’aspettativa di chi riceve il regalo è parecchio alta, ma in breve l’eccitazione lascia campo libero alla delusione. Il regalo è più o meno sempre lo stesso: un centrotavola di porcellana, neanche brutto, ma spaccato in più parti. “Oh, mi si deve essere rotto nel tragitto. Mi dispiace”. La frase è confezionata meglio del regalo. Immaginiamo Nikita a incartare un porta caramelle di ceramica, fare un bel fiocco al centro e poi colpire il regalo in tre o quattro parti strategiche con il batticarne, che tra l’altro ha comprato apposta.

Materia Prima conferma l’obiettivo di dar voce sia a artisti consacrati che a giovani realtà emergenti con la prima assolutasabato 22 marzo alle 19 presso Goldoni Spazio Eventi, di “Il Macello”, lavoro che si è aggiudicato la menzione speciale della Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2024 e della Giuria Giovani Teatri Riflessi 9. Scritto da Federico Mattioli con protagonista Stefano Donzelli “Il Macello” si inserisce nel filone del teatro d’indagine raccontando il rapporto tra uomo, carne animale e lavoro. Basato su interviste con ex-lavoratori dei mattatoi emiliani e sulla storia familiare dello stesso Mattioli, è il frutto di un anno di ricerca su un luogo e un’attività censurati alla nostra vista: le attività dei lavoratori dei macelli. La violenza dell’uomo sull’animale è il tabù che, messo alla luce, rivela il lato violento del capitalismo industriale.

È pensato non solo per il pubblico adulto, ma anche per i giovani spettatori e le loro famiglie, “Arlecchino” di Zaches Teatro, in scena al Cantiere Florida venerdì 28 marzo in matinée alle 10.00 e in serale alle 21.00. Questo Arlecchino, ideato da Luana Gramegna e Francesco Givone, è un personaggio ormai vecchio, disilluso e avvilito. Accanto a lui tre Pulcinella, suoi fratelli, cercano in tutti i modi di ricordargli chi è stato affinché torni a essere allegro, veloce e trionfante come un tempo. Solo così riusciranno a sfuggire alla Signora in Nero che sta spargendo desolazione ovunque e a contrapporre una speranza allo scenario apocalittico che li contorna, dove guerre, epidemie e catastrofi imperversano. Lo spettacolo vuole riflettere sulla crisi della condizione umana vista attraverso la goffa lotta di sopravvivenza di alcune delle maschere più famose al mondo. Il loro microcosmo diventa specchio di un’umanità piena di contraddizioni, che lotta per ritrovare il senso della sua esistenza.

Conclusione giovedì 3 aprile alle 19.00 presso la Casa Circondariale di Sollicciano, dove la compagnia formata dai detenuti del carcere sarà protagonista dello spettacolo itinerante “Il Giardino degli Incontri”. Prodotto da Krill Teatro – realtà che dal 2008 promuove le arti sceniche all’interno del penitenziario di Firenze – con la regia di Elisa Taddei, il lavoro prende il nome dallo spazio realizzato dall’architetto Giovanni Michelucci per i colloqui tra i detenuti e i loro familiari. Il Giardino degli Incontri fu l’ultimo progetto realizzato da Michelucci insieme ad alcuni detenuti del carcere, morirà prima di vederlo terminato. Un’esperienza di progettazione condivisa che l’architetto ritenne una delle più belle della sua vita. Lo spettacolo inizia proprio da questa storia così speciale: è il giorno della inaugurazione del Giardino, gli spettatori vestono i panni dei familiari venuti per il colloquio. Ma il Giardino è infestato da strane presenze, che sono lì per un motivo preciso (in replica venerdì 4 aprile ore 19.00, prenotazione obbligatoria con documento d’identità a info@materiaprimafestival.com entro il 15/03).