Perchè si dice “alla carlona”
Quante volte spazzate il pavimento però vi fa fatica e, lontani da occhi indiscreti fate alla carlona, buttando la polvere sotto il tappeto? Oppure abbreviate la scrittura con K o X che fanno invidia ai migliori bimbiminkia transfughi della generazione degli Eiffeil 65
Allora, amanti ed appassionati delle cose alla carlona, impieghiamo il tempo che risparmiamo facendo le piccole cose in maniera approssimativa scoprendo da cosa deriva in effetti questo termine!
Mi sono sempre immaginato una signora pasciuta con un vestito di simil cartapesta che prepara un sugo, regina del focolare, custode degli urli beceri del tipo “L’èèè prontooo!”
Ma invece no… la realtà è ben diversa
Alla carlona ha origini tardo medievali. È un’espressione mutuata dalla storia.
Proviamo ad andare per intuito: Carlona al maschile? Carlone. Ok, ma Carlone il trippaio, che c’entra?
Carlone deriva da Charlon, che in francese antico, nella langue d’oïl, era il caso obliquo di Charles.
E chi è sto’Charles?? Ma come?? È il Carlo più famoso della storia di Francia: Carlo Magno.
Un uomo incredibilmente popolare all’epoca del suo regno tra 700 e 800 d.c. Le sue decisioni hanno influenzato gli usi ed i costumi europei in maniera decisiva. E i suoi modi di fare si sono rivogati attraverso i secoli nell’espressione che ci piace tanto quando alla sera siamo stanchi e troviamo parcheggi di fortuna.
Dai poemi tardo medievali che hanno come protagonista Carlo Magno, viene fuori un profilo di una persona alla mano, non troppo formale che affrontava le cose senza troppo tatto ma comunque in maniera efficiente.
Ma la storia è capricciosa e quel Carlone che faceva le cose alla carlona non fu più visto con accezione positiva nei secoli a venire. Anzi l’uso popolare della locuzione ha portato alla sua valenza attuale: negativa.
La rivolta dei popoli sottomessi che per indicare le cose fatte alla c***o di cane usano il buon nome di un sovrano antico che a differenza dei suoi sudditi indossava vesti brutte e ruvide.
Renè Ferretti – Boris “a c***o di cane
Per fare un esempio, è come dire “fare le cose alla John Wayne”, 50 anni fa sarebbe stato un elogio; nel 2015 forse le azioni compiuti dal più famoso cow-boy della storia del cinema risultano un tantinello estreme…prendere a schiaffi la moglie e sparare agli indiani come non ci fosse un domani.
Gilberto Bertini
Per altre informazioni alla carlona redazione@firenzefuori.it