Al Teatro di Fiesole con Edith Piaf, Himne à l’amour.
Una voce inconfondibile quella di Édith Piaf, capace di infinite sfumature, da toni aggressivi a inflessioni dolci, venate di tenerezza. Una voce che racconta inquietudine e ribellione e che richiama alla memoria il fascino di una mitica Parigi degli anni ’40 e ’50, nella quale era indiscussa diva.
Una voce che evoca anche memorie dolenti di un’esistenza fragile, piegata dalla vita. Segnata da un’infanzia difficile di miseria e da una serie di drammi, malattie, amori e dipendenze che l’hanno accompagnata fino alla morte. Una vita intensa e infelice che permea ogni accordo delle sue canzoni, arrivando dritta al cuore dell’ascoltatore.
I testi delle sue canzoni rivelano invece una donna capace di essere forte e coraggiosa che dichiara di voler affrontare la vita non lasciandosi travolgere dai rimpianti e dalle scelte sbagliate (Non, je ne regrette rien). Questo ritratto danzato è ispirato dalle celebri canzoni che hanno reso Édith Piaf un personaggio immortale, capace ancora oggi di provocare sincere emozioni.