Yan Pei-Ming. Pittore di storie
Ultimo giorno per Yan Pei-Ming. Pittore di storie, la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista franco-cinese, parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati. Celebre per una profonda e appassionata riflessione sulla pittura nell’arte di oggi, nelle sue tele monumentali Yan Pei-Ming unisce storia e contemporaneità, celebri opere d’arte, personaggi pubblici e soggetti intimi. A cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente. Esplorando generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di storia, i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, still cinematografici o celebri opere della storia dell’arte. La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi come parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati. Main supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze. Yan Pei-Ming nasce a Shangai nel 1960 in una famiglia di operai e cresce durante la Rivoluzione culturale (1966-1976). Le sue doti artistiche lo fanno ben presto notare, ma viene respinto alla Shanghai Art & Design School e, ventenne, emigra in Francia iscrivendosi all’École des Beaux-Arts di Digione nel 1981 e frequentando in seguito l’Institut des Hautes études en Arts plastiques a Parigi. Vince un concorso per entrare all’antica e prestigiosa Accademia di Francia a Villa Medici a Roma, dove è borsista nel 1993-1994. Lavora principalmente nel suo studio in un’ex fabbrica di Ivry-sur-Seine e vive tra Digione, Parigi e Shanghai.