Piazza del Carmine pedonalizzata, liberata dall’assetto di parcheggio ed inebriata di cultura. Cultura di strada, saperi e tecniche antiche, musiche e sollazzi urbani vissuti da un intero quartiere. Tutto questo è portato sotto una delle chiese più atipiche del panorama fiorentino. L’iniziativa è organizzata  da AICS, Bianchi di Santo Spirito e Farina 00.

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Ai nostri microfoni, Lorenzo Masi project manager  ha spiegato il significato profondo dietro l’iniziativa. Portare in piazza famiglie, ragazzi, artisti ed artigiani. Creare un  polo d’aggregazione lontano dai fasti decadenti di Piazza Santo Spirito e come una fenice risorgere dai san pietrini di una Piazza che dal 1330 assurge al ruolo di raccolta rionale della popolazione. Una luna a tratti capricciosa dietro alla foschia creata dagli inquinamenti urbani, veglierà sopra l’iniziativa fino ad Ottobre.

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Ogni giorno iniziative musicali legate al territorio fiorentino, ovvero i gruppi giovini che infiammano i palchi storici della scena musicale della città, per fare un nome: Street Clerks. Oppure dimostrazioni di come svolgono la propria arte gli artigiani che difendono fieramente il loro quartiere dall’assalto dell’industrializzazione.

In Piazza del Carmine si può semplicemente prendere una birra e mangiare qualcosa,  dalla pizza agli stuzzichini. L’iniziativa ha suscitato non poche polemiche con il vicinato che si lamenta degli schiamazzi fino a tarda notte che probabilmente non sono però dipendenti dall’iniziativa; oppure qualche residente lamenta la scarsa presenza di posti auto, o meglio imputa al comune l’incapacità di aver ritagliato altri spazi per le macchine.

Il dibattito accenderà gli animi dei residenti anche nel prossimo autunno quando la piazza si rispoglierà dai suoi abiti a festa e tornerà buia ed oscura, tranquilla e solitaria.

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