APP TO YOUNG
App to Young, un’applicazione, nata a fine del 2018, per aiutare i giovani ad affrontare i problemi dell’adolescenza. Giovanna Fratini, presidente della Fondazione Fratini e ideatrice di App to Young, in collaborazione con il professor Vicari del Bambin Gesù di Roma, ci racconta di cosa si tratta e come è nato questo progetto.
Il funzionamento dell’applicazione è molto facile: ai ragazzi che accedono viene proposto un questionario da compilare. Attraverso le risposte date, un algoritmo genera il risultato della situazione in cui si trova il ragazzo. In base al punteggio gli viene consigliato o di telefonare al Bambin Gesù o di chattare con i ragazzi di App to Young, peer to peer, mantenendo sempre l’anonimato.
I ragazzi che si occupano di rispondere e accompagnare questi adolescenti, vengono selezionati e formati da psicologi e professori. Tre di loro, Marco, Edoardo e Clara ci hanno aiutato ad avere un quadro più completo della situazione attuale che vivono gli adolescenti.
Questa pandemia ha quindi accentuato alcune problematiche, come quella dell’hikikomori, favorendo l’isolamento giustificato dalla situazione. Nelle famiglie stesse non era visto più come un problema, in quanto era diventata una necessità. Dall’altro versante però, coloro che erano abituati a vivere le relazioni, a stare in mezzo ai loro amici e ricercavano questi momenti, hanno subito un forte colpo.
Il punto di forza di quest’app è proprio il fatto che sia online e possa arrivare davvero ovunque, soprattutto in quei casi in cui agli adolescenti manchi proprio una figura che li ascolti. Il racconto di Clara, Edoardo e Marco sottolinea come il loro ruolo sia proprio quello di avvicinare gli adolescenti ad una soluzione vicina a loro, soprattutto quando si tratta di situazioni molto forti.
Molto importante è l’aiuto e la guida da parte degli psicologi e degli educatori che li aiutano ad approcciarsi nel migliore dei modi e dare il miglior supporto a quei giovani che affrontano temi come quello del suicidio.
(Un servizio di Clarissa Rachele Poli)
