1 2 3 Meccanotessile alè! Non solo Cioni su quei muri

Un edificio gigantesco, il meccanotessile in via Alderotti

Si Rock the Casbah al meccanotessile! Immagino un bel party, con tante belle birre salienti, con i Clash arrapati che sfondano i muri. A Rifredi.

Come a Rifredi? SI! Nell’epicentro  dell’immobilismo burocratico, immobilazzante strutture e sedimenti.

A cosa mi riferisco?

All’Ex Meccanotessile

Si ce lo avete presente. E’ quello che quando guidate immersi nella candida aria pulita di via Vittorio Emanuele e via Celso, vi ritrovate in faccia, al semaforo. Vi trovate ad un bivio a destra Careggi e Sesto poi, a sinistra piazza Dalmazia.

Mentre state scegliendo in quale direzione dirigervi, un edificio imponente, fatiscente, vi osserva come un gatto mammone.

 

Finestre murate, muri fatiscenti sono la copertina di un complesso edilizio grande 27.000 mq2.

La facciata ricorda un po’ la copertina di Physical Graffiti dei Led Zeppelin. Nella fantasia.

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Si. E’ come sembra

Un secolo  per il Meccanotessile

Quando il mondo era un posto migliore e ogni venti anni c’era una guerra, anche Firenze aveva il suo polo di sviluppo industriale.

In via Alderotti, l’ex Meccanotessile, o meglio Le Officine Galileo  rifornivano  la marina militare. Con quasi 5.000 operai, era, alla fine della seconda guerra mondiale il fiore all’occhiello dell’industria bellica italica.

Insomma, il nostro amico gigante ha la sua veneranda età.

Si parla degli anni 60 del 1800. Per volontà di un astronomo fu costruito il complesso; il signor Amici  aveva intenzione di iniziare a Firenze una tradizione di produzione di strumenti di ottica. Poi morì e il suo ambizioso progetto fu mutato nell’idea fedele al Granduca di aprire un’officina e diventare independenti dalle importazioni.

Il tutto fu affidato al successore dell’Amici, il  Giovanni Battista Donati scienziato pisano. Il tutto fu voluto dal Granduca Leopoldo II (di cui forniamo una fotografia)

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Firenze ebbe così la sua indomita officina. Intitolata a quel pisano di Galileo, strumenti chimici, di precisione e per tutti i gusti furono prodotti per anni.

 

Nel dopoguerra le Officine Galileo iniziarono a produrre macchine fotografiche economiche per i bimbi di tutto il mondo.

Che sogno, pensare che dietro casa ci fosse una fabbrica di ottiche, corpi macchina e materiale per fotografi

Infatti, come i sogni, quell’epoca di sogno finì. In un giro di riassetti societari, passaggi di proprietà che nemmeno Beautiful, la produzione fu spostata a Campi Bisenzio e la bella struttura finì in disgrazia.

Il Meccanotessile oggi, bene ma non benissimo

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Il piano dell’ex sindaco Matteo Renzi per riqualificare l’ex Meccanotessile

Nei decenni dell’abbandono, il Meccanotessile divenne la cornice per le scritte offensive a Cioni, l’ex sceriffo fiorentino.

Ricordiamo il Cioni Ti Odia che sgorgava come umorismo primigenio anni 90 nella Firenze che fu.

Come tutti gli edifici industriali  che si rispettano l’ex Meccanotessile è caduto totalmente in disgrazia psicofisica; Muri devastati, giardino incolto, occupazioni abusive.

L’amministrazione non se lo scorda

Eppure dagli anni 80, l’edificio ha subito interventi che non sono costati poco. Nei primi ’80, furono addirittura stanziati 22 miliardi per la sua conversione in centro di arte contemporanea. Un investimento che si perse nei meandri del T.A.R e dei suoi bagni privi di carta igienica.

Il Contest

Dal ’94 , la politica fu cambiata radicalmente dalla discesa in campo di Berlusconi che inaugurò la stagione della bomba. A Firenze questa melassa elettorale è penetrata nel DNA politico.

Dalla fine del millennio scorso all’epoca nardelliana ogni politico si è sbizzarrito, e di conseguenza riportiamo un elenco di sparate sull’ex Meccanotessile – Officine Galileo.

 

Voi col televoto potete votare quella che vi piace di più!

 

Rosa Maria De Giorgi – ex Assessore alla cultura: “Facciamoci un grande centro multimediale! Cinema, teatri e sale fitness! Con la Walt Disney o la Sony che fanno l’investimento.”

 

Eugenio Giani – ex Assessore alla cultura: “Facciamoci la Casa del Cinema!”

 

Matteo Renzi – ex Sindaco di Firenze: “Lo vendo, ma costringerò chi lo compra a fare quello che vogliamo noi”

E poi il recentissimo assessore all’Urbanistica della giunta Nardella, targato 19 maggio 2015:

Giardino + Casa del Libro + Ospitare l’ISIA Istituto superiore per le Industrie artistiche di Firenze

Tutto inaugurato entro la fine del 2015 

Allora prendete il telecomando e votate quale vi sembra più pittoresca come proclama!

Manda le tue risposte, oppure le tue proposte colorite a thavistounbelfilme@meccanotessilenasega.com

Per i vostri sproloqui invece scrivete a redazione@firenzefuori.it

Gilberto Bertini